Colore che maschera il grigio, colore che copre crepe e spazi e buchi. Questo colore che, come cerone, trasforma un uomo in artista e un pagliaccio in un filosofo.
Detroit è odore di bruciato che poi diventa profumo di cibo che cuoce, sono voci che gridano e che si raccontano, trasformandosi in musica per non gridare più forte e non mutarsi in protesta.
Detroit è una linea sottile tra il baratro e il cielo.
Detroit è un sorriso stanco che si mette il rossetto.
Questa città, che si sta tatuando per non dimenticare e per trasformarsi, mi incanta.
Delle belle immagini a sostegno delle tue parole.
RispondiEliminaCristiana
Grazie Cristiana...qui c'è materiale, ovunque.
Eliminaa me incantano le tue foto e parole!
RispondiElimina...grazie...
EliminaGrazie per queste belle parole di Detroit, le foto sono stupende.....
RispondiEliminaIo amo i graffiti, tantissimo, anche se a volte dicono che deturpano la città. ono una note di colore e di espressione in tanto grigiume.
RispondiEliminaHo regalato a mio marito una maglietta con la stessa giapponese che hai fotografato tu. Chissà se è la copia di un'opera, un film....