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venerdì 28 febbraio 2014

Overland Stage Line

Buckingham Palace.

Londra è viva, vive a mille velocità, cambia marcia ad ogni fermata di "tube".
Ogni volta che esci da sottoterra una nuova Londra ti appare, a volte verde e altolocata, a volte babilonica, a volte modernissima ma mai disattenta. Ogni entrata di metropolitana è sorvegliata da addetti molto presenti e normalmente gentili. Quando sei a Londra ti rendi conto della latinità di Parigi, ad esempio e anche della sua capacità di farti sentire trasparente e fastidioso.
Londra è maestra nel  coniugare tradizione e modernità senza forzature. Ho visto Camden Town e ne sono rimasta incantata.


Facciata di una casa a Camden Town.


Chi fosse in partenza per Londra faccia un giretto in questo quartiere incredibile. Il recupero di antiche stalle reali ha del fenomenale.
A Londra bisogna ricordarsi in fretta di cambiare i propri meccanismi mentali legati alla concezione di destra e sinistra e per una come me, che ci mette qualche bel secondino per ricordarsi la maninaconcuiscrive, il rischio di essere fatta fuori da un elegante taxi londinese è sempre in agguato.





Discesa dalla Cattedrale a Losanna.



Ho passeggiato per Losanna, salendo e scendendo in un gioco di piani che ti trasporta, non senza fatica, in zone temporali diverse della città. La metropolitana di Losanna è quasi una cremagliera in certe zone e le fermate sono scandite da suoni e voci che hanno un che di disneyano, pulita, silenziosa, ordinata, protuberanza scontata della città che la sovrasta.
Losanna è il posto perfetto per riappacificarsi con la propria condizione di "pedone", è sufficiente, infatti, avvicinarsi al bordo di un marciapiede, in prossimità delle strisce pedonali, per percepire  una forza misteriosa, simile ad un campo magnetico, che rallenta e poi blocca le automobili in arrivo da ambo i lati, dicono si chiami: educazione stradale.






Ho salutato Strasburgo con tenue nostalgia. Sono stati tre anni piacevoli, vissuti in una città facile e gradevole, ricca di tradizioni e dai dintorni incantevoli. Ma non lascio il mio cuore qui, ho faticato per fare qualche conoscenza, forse ho bussato alle porte sbagliate e ad alcune ho bussato troppo tardi.
A Strasburgo fate attenzione ai ciclisti che sono, credo, i più prepotenti d'Europa. Se osate invadere una ciclabile, anche solo con un piede, rischiate di essere travolti senza pietà, in nome di una ecologicità trasformata in terrorismo.


Rochester.


Poi sono tornata qui, infilata di nuovo in un inverno che pare voglia vincere tutti i record, nel cuore freddo del Michigan.
Aspettando container, aspettando la primavera, aspettando visite.
Sui mezzi pubblici non ho molto da dirvi perché semplicemente sono una rarità, e gli unici pulmini che sfrecciano sono gialli e pieni di ragazzini, presumo urlanti. Narra la leggenda che non esistano nemmeno orari affissi alle fermate, tu ti metti più o meno lì e aspetti.
La diligenza passa sempre prima del tramonto, gringo.











giovedì 27 febbraio 2014

Viaggiare facile...

 Come arrivare a Londra ? 
Pour les Nuls

Lesson number 1: the map…


 Una piccola mappa non fa mai male… 
( qui c'era una dettagliata mappa della metropolitana londinese)



Lesson Number 2 : Underground
Uscita dal terminal devi seguire le indicazioni che ti portano all’underground. Non seguire le indicazioni per I treni (Rail serviceperché  ti portano in un altra stazione. Segui sempre direzione underground. Se non trovi chiedi il TUBE ma comunque dovrebbe essere bene indicato.

Lesson Number 3 :  U ticket…
Allora una volta arrivata davanti nel underground il mio consiglio è di andare al Ticket Office, le macchinette sono un po' una menata da usare.
Devi chiedere : « A Single Ticket for Green Park ». Se la persona dietro i ticket ha l’aria simpatica puoi dire anche: « Please » altrimenti uno sputino sul vetro farà  l’affaire. Il prezzo dovrebbe essere di 5 pound e mezzo. Se ti chiede di più  o ti ha dato un ticket sbagliato o non ha gradito lo sputino sul vetro.
Lesson number 4: Picadilly line... 
 Tranne se da qua a giovedi fanno un altra linea (on sait jamais...) devi prendere la Picadilly line. Non dovresti avere la scelta di direzione ma comunque se ci sono vari metro con direzioni varie tipo Southgate o Cockfoster (letteralmente tradotto il pisello di Foster) puoi prenderli senza esitazioni vanno tutti nella buona direzione. Tanto per informazione ci sono dei tube tutti i 10 minuti, piu o meno, quindi no stress

Lesson number 5: The exit  
A questo punto se seguito alla lettera lesson number 1,2 ,3, and 4. Sei nella Picadilly line seduta tranquillla con un libretto. Devi uscire a Green Park. Una volta uscita prendi l’uscita di sinistra direzione Buckhingham Palace......e voila vous etes arrive!


Queste sono le indicazioni inviate dal Tecnico alla sua mamma viaggiatrice... Lonely Planet tremate! 






lunedì 24 febbraio 2014

La pista cifrata

Ci sono le distanze.
Distanze reali, distanze abissali, distanze incolmabili, distanze ragionevoli, distanze brevi.
Poi ci sono le distanze della mente che non sono calcolabili e per cui non si possono usare le miglia premio.
Infine ci sono le distanze del cuore che sono un po' come gli spazi cosmici quelli che, quando vengono tradotti in giorni di viaggio, sorridi solo per aver pensato di averci pensato.
In questi giorni ho accorciato distanze.
Ho camminato vicino alle persone che amo di più al mondo percorrendo pochi chilometri e assaporando ogni centimetro di asfalto.
Ho guidato spostando pezzi di vita che pesano nelle braccia e nella mente.
Ho viaggiato in silenzio sotto terra e nell'aria nel tentativo di unire con linee rette i punti del mio cuore sperando, ogni volta, di capire il disegno segreto che si nasconde in questo gioco.
Ho sorriso, tanto. Ho osservato, ascoltato, memorizzato.
Ho paragonato paesaggi diversi e mi sono innamorata di tutto quello che vedevo perché la bellezza è veramente nella nostra mente e nel nostro cuore e quando hai la sensazione di aver perso qualcosa ti accorgi di quanto questa era preziosa e unica.
Ci sono le distanze.
Ma dentro un abbraccio e una carezza c'è il segreto dei viaggi intergalattici.
Io sono andata e sono tornata.






martedì 4 febbraio 2014

Paese che vai...

Conosco gente, faccio cose.
Finalmente inizio ad assaporare la mia futura vita qui che, per il momento, si era svolta alla finestra e senza di me.
Mi muovo, faccio cose.
Cammino, guido, non corro ma ricomincio a muovermi con una certa elasticità, 'chè se uno non lo sa della codarotta mica lo direbbe.
Incomincio poco a poco  a localizzarmi nello spazio, operazione non  scontata in un paese dove non si ritiene opportuno dare indicazioni di luoghi.
Spiego: devo andare a Rochester e sono a Birmingham, bene, una ventina di miglia, inutile cercare una qualsivoglia indicazione Rochester con eventuale freccetta, non è da pioniere.
Il perfetto pioniere deve sapere che Rochester è a Nord Est rispetto a Birmingham, puntare il muso del cavallo in quella direzione e seguendo il volo delle oche canadesi, che notoriamente in inverno volano in direzione NE, spostarsi da una strada all'altra con una bussola.
Non ti venisse poi in mente di girare a sinistra nelle grandi intersezioni perché, qui in Michigan, si sono inventati il famosissimo Michigan left che, in sintesi, vuol dire: puoi girare a sinistra ma non qui anche se lo so che devi girare qui, quindi vai avanti quelle qualche miglia poi ti facciamo girare noi, non dimenticarti che dovevi girare se non vuoi ritrovarti in Florida, più o meno questa è la teoria.
Se invece devi girare a destra in un grande incrocio con strade a quattro corsie dotate di numerosissimi semafori e c'è rosso, rosso rosso, non ti venisse in mente di fermarti se non vuoi essere  travolta da uno di questi enormi pick up, in questa stagione dotati anche di enormi pale spazzaneve.
Perché, qui in Michigan, girare a destra con il rosso non solo è possibile ma fortemente consigliato dai clacson perentori dietro, tranne se c'è un cartello piccolissimo laterale verso i campi che dice: ma ti devi fermare al rosso dal Lunedi al Venerdi dalle 9.15 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 16.45 tranne le vacanze.
Il prossimo imminente scoglio di questa mia nuova vita sarà proprio il cambio della patente con tanto di test scritto e prova di guida.  Dopo trent'anni di onorato servizio al volante mi sento, quasi quasi, offesa ma diciamo che una rinfrescatina ai segnali stradali non ha mai ucciso nessuno, inoltre potrebbe essere l'occasione per far provare all'istruttore il brivido di un bel Italian left.
Se vi capita di vedere quelle noiosissime trasmissioni di inseguimenti ripresi dall'elicottero e vedete un fuoristrada rosso targato Arizona che semina il panico in Michigan, preparate una spedizione di arance e il classico banner da condividere sui socialcosi: Mìgola  free! Grazie.