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martedì 17 maggio 2016

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In quanto blogger sono un pochino vanitosa, lo ammetto.
Di tanto in tanto vado a controllare le statistiche, gentilmente offerte dalla piattaforma che mi ospita e oltre a meravigliarmi sempre di quante persone passano e leggono le mie parole strampalate, mi perdo ad osservare da dove arrivano. Che ci crediate o no, ho anche lettori russi, sudafricani, tedeschi e gente che perde tempo dall'Ucraina. (?)
Poi ci sono gli amici blogger che arrivano puntuali e che io riconosco dal titolo del blog, ci sono gli accessi da Facebook e quelli anonimi che cascano qui attirati da ricerche bizzarre.
A proposito, mi dispiace per chi si informava su come accedere ad un colloquio di assunzione alla Bialetti e si è sorbito una tiritera sull'amore o le mie lacrime per la perdita di Pelosone.
Vorrei rassicurare invece chi cercava legname altoatesino lavorato che è sulla giusta strada, ottimo prodotto. Non demorda, se vuole posso dare due link.
Sui calzini della Merkel è vero che devo essermi sbilanciata in passato ma non per questo posso dirmi un'esperta in biancheria intima dei leader europei o sapere che tipo di mutande usi attualmente Renzi o David Cameron, sorry.
E poi mi sorprende e mi commuove vedere che sei passata di qui anche se la logica sa che non puoi essere stata tu a fare l'accesso.
Ma mi piace pensarlo e immaginare che ancora navighi tra i blog che amavi.
E allora a mia volta vengo a vederti anche se so che non ci saranno novità e che troverò, ancora, il saluto tenero di tuo figlio come punto finale.
Ciao Marilena.

lunedì 2 maggio 2016

Impossibile trovare il file. Verificare che il percorso e il nome del file siano corretti e ritentare.

Sono bloccata, inaridita, spenta, in attesa.
Aspetto, senza realmente aspettare niente.
I pensieri girano in tondo come quei cerchietti malefici che girano, girano quando aspetti che una pagina si carichi sul tuo schermo.
È un momento di vuoto mentale e faccio fatica a pensare a qualunque cosa vada oltre al domani, anzi direi che già il pomeriggio è una bella sfida.
La perdita di Noris ha il suono di un portone che si è chiuso sbattendo e il suo rimbombo è ancora nelle orecchie e nella testa.
 È come un giro di boa da fare senza vento. Ci girerò intorno, certo, ma con fatica.
Mi sforzo di vedere piccole felicità.
Ma il cerchietto gira, gira e temo che alla fine appaia solo un messaggio di errore e un gentile ma rassegnato:riprova.
Però potrebbe anche esserci un: complimenti, caricamento effettuato con successo.
Gira, gira.