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giovedì 28 giugno 2012

Un giro su Dumbo

In attesa. In sospeso. In pausa. In apnea.
Siamo così.
Tra cielo e terra. Sul ciglio della strada. In sala d'aspetto.
Ci sentiamo così.
Come in una stazione alle quattro di mattina. in una discoteca alle sette di sera.
Ci guardiamo intorno così.
In fila alle casse di un enorme supermercato. In coda per la giostrina di Dumbo ad Eurodisney.
Anche allora così. Tenendoti la manina sudata e cercando di distoglierti dal pensiero urgente di salire sul Dumbo volante, che ancora non era il nostro turno.
Tra sorrisi e rimproveri, senza un attimo di riposo, su e giù dal muretto, su e giù dalle mie braccia, senza cappellino, con il cappellino, senza una scarpa, con il naso sporco, con il biscotto, senza biscotto.
Perchè Cucciolo era così. Senza pausa, pieno di urgenze, infilato tra dieci cose e dentro a nessuna.
Cucciolo era come una falena in un luna park incapace di posarsi e goloso di tutto.
Poi, improvvisamente, crollava, e ogni luogo diventava una culla e il sonno un dogma.
Cucciolo è sulla porta d'entrata adesso, guarda fuori e intravede tutta la strada.
Forza Cucciolo, tocca a te adesso!
Sarà brevissimo questo giro di giostra ma ti farà ridere come quello su Dumbo, ti arrosserà gli occhi, farai ciao ciao, piangerai quando sarà l'ora di scendere ma...
Quanto ci siamo divertiti, eh mamma?
Si, Cucciolo.


martedì 26 giugno 2012

Coincidenze...

Fin da bimba sono stata molto fiera della mia scelta.
Giorno luminoso, alle porte dell'estate, quando la scuola è appena finita e tutto è possibile, giorno che, improvvisamente, diventa sempre  domenica.
Pranzo con tutta la famiglia, torta di rigore.
E la sera, sempre, ma proprio sempre, c'erano i fuochi di artificio.
Di quella festa, che coinvolgeva tutta una città, io ero la indiscussa proprietaria e destinataria.
Perchè era il MIO compleanno!
Sono tanti anni che manco dalla mia città ma loro continuano a fare i fuochi  e festeggiano questa giornata...che carini!
Sappiate che apprezzo molto.
Come? È la festa del patrono? Chi? S. Vigilio?
Che coincidenza.

martedì 19 giugno 2012

Vuole un biscotto?

Mi fa ridere questa cosa del biscotto. A parte che ci ho messo un po' a capire di cosa parlavano, in questi giorni, articoli e amici fanatici di calcio che, improvvisamente, sembravano diventati tutti sezioni distaccate della prova del cuoco; poi mi sono dovutamente informata e ho letto che è un termine preso in prestito dal mondo dell'ippica. Qui, qualche amante dei cavalli, ogni tanto preparava un bel biscottino zeppo di calmanti da propinare al bestione favorito di turno. Ed ecco il modo di dire "fare il biscotto". Voilà!
Ce ne vuole di fantasia per sopravvivere a 'sti europei di calcio.
Che noi, qui, manco le vediamo commentate in una lingua capibile le partite, le vediamo con i commenti in lingua ariana e, chissà com'è, mi sembra sempre contento il commentatore quando ci succede qualcosa di brutto.
E aspettando le partite abbiamo pure scoperto che su ZDF, teutonico canale, fanno i film di Bollywood... veder parlare le pastellose donne in sari, in tedesco, è surreale.
 I film indiani sono inguardabili, in qualunque lingua, ma in tedesco hanno un lato comico anche quando  tutti piangono.
 E vi assicuro che piangono spesso, anche i maschietti, tranne i cattivi che sono cattivissimi e sembrano Sandokan quando gli hanno ammazzato la Perla di Labuan e se tu non avessi ben capito che sono arrabbiatissimi sotto ci sono i suoni del tuono, come dei fumettoni insomma.
Poi ballano sempre forse per non pensare a tutte le tristezze che devono affrontare ed è tutto un movimento di colori, di panze, di occhi, di capelli, di denti bianchissimi...
Quando, finalmente, inizia la telecronaca è un mondo triste che ci si presenta sotto gli occhi, di insicurezza, perchè non capiamo un granchè, e di gente sofferente che viene, continuamente, colpita a tradimento e si rotola e grida dal dolore...
 Forza, coraggio, si tiri su, signore, vuole un biscotto?





venerdì 15 giugno 2012

Buon Natale!

@Caro Babbo Natale
ti scrivo perchè...

*Guardi che è un po' presto, signora!

@Mi porto avanti che poi lo so che arrivo a inizio Dicembre che non ho ancora scritto, dicevo: Caro Babbo Natale quest'anno vorrei...

*Signora, rischia che la sua lettera resti sulla scrivania delle segretarie per mesi, che adesso sono in ferie, sa, sono mesi morti per noi, commercialmente parlando intendo, che fuori, invece, c'è un tempo splendido, luce tutto il giorno, c'ho le renne euforiche che non le dico...

@Qui, invece, c'è un tempo da schifo che pare Novembre e proprio per questo mi è venuto voglia di scriverLe, mio caro. A proposito di renne, ma le fanno il cambio pelo anche loro? Che qui ho Peloso che mi ha fatto un divano che sembra coperto da una di quelle  pelli di montone che trovi da Ikea, che lui, Peloso dico, nella sua testa è convinto che arrivi l'estate e si spoglia e giù pelo ovunque! A proposito di Ikea le stavo dicendo: Caro blablabla...per Natale avrei pensato...

*Se vuole chiedermi la spazzola americana che toglie il sottopelo che si trova su internet e che costa un capitale mi dispiace ma sono in rottura di stock da un pezzo e quelle che mi arriveranno sono già tutte prenotate e le pelli di montone di Ikea non sono più in catalogo da due anni, quindi, quest'anno non le consegno!

@Uffa, ma lo sa che è noioso! Mi lasci scrivere...allora blablabla vorrei un Natale diverso, un Natale allargato...

*Guardi che di spostare date o orari non se ne parla eh! Siamo organizzati al secondo e se mi salta una consegna sono nei casini. Ma Lei ha una minima idea del mio lavoro? Al limite posso fare un gesto commerciale e vedo di metterle da parte una pelle di montone, il modello piccolo però!

@  Lei è veramente poco gentile, mi ero immaginata un  Babbo Natale più bonaccione, disponibile... e poi Lei ha uno strano accento...lappone?


*Di New Delhi, Signora. Ma mi fa molto piacere sapere di essere riuscito a riprodurre bene l'accento finlandese, un mese di corso, sa? Qui nei call center a New Delhi non si scherza con la formazione, se mi avesse chiamato chessò, dal Canada, le facevo un accento canadese del nord che è una meraviglia!

@ Ma io non l'ho chiamata...

*Ah...interferenze, scusi, linee sovraccariche siamo in periodi di saldi estivi per l'Europa, capisce? Mi diceva che le interessava la spazzola americana per il sottopelo taglia XXL?

@ Lasci stare, scriverò verso il mese di novembre...grazie.

* Quando vuole, signora, le auguro una buona giornata e le ricordo che siamo sempre disponibili per la nostra affezionata clientela, e dimenticavo...Buon Natale!

Ps
Il brutto tempo che ci perseguita, in questa strana primavera alsaziana, incomincia a produrre strani effetti anche nel blog. Questa foto è tratta dal quotidiano locale pochissimi giorni fa ed è stata scattata in piccolo paesotto a pochi km da casa mia!


lunedì 11 giugno 2012

Pane e latte

Panifico praticamente tutti i giorni.
Oggi poi ho anche marmellato, con cura, alcuni barattoli di marmellata di albicocche.
Quindi, ne discende che, colazionerò in modo sublime nei prossimi giorni.

Alla faccia del medico alternativo che mi ha tolto il latte con la scusa 1) di una presunta mia intolleranza 2) con la storiella, ormai vecchiotta, che siamo gli unici animali che si nutrono di latte dopo lo svezzamento, orrore, vergogna 3) che esiste il buonissimo latte di soja che fa benissimo.

Ebbene, ve lo devo dire, il latte di soia fa schifo ma proprio schifissimo.
L'ho provato freddo, bleeee.
L'ho scaldato, bleeee.
L'ho mascherato con una generosa dose di caffè forte, bleeeeee.

Il mio pane, invece è proprio buono.

Lo faccio bianco, ai cereali, completo, semicompleto, ai semi di papavero, alle noci, alle olive, alla farina di mais, alle castagne, con i pistacchi, pomodorini secchi e basilico, nero, al burro, al latte....



domenica 10 giugno 2012

Ed è subito... bidone della plastica

Fine settimana tranquillo.
Sostegno psicofisico al maturando che si materializzava ore pasti.
Abbiamo mangiato, tanto.
Bevuto, il giusto.
Dormito, tanto.
Camminato con Peloso, riempito carrelli di cibarie varie.
Siamo andati a teatro, dal nostro medico di base, molto alternativo, che ci ha riempiti di integratori e di batteri buoni per la panza.
Siamo entrati in un negozio supermegafanatico per comperare una bici allo Scettico, che ne è uscito ancora più scettico del solito.
Nel negozio galattico mi sono fatta mostrare una bici a scatto fisso che è argomento ricorrente da Cinas e ho capito che non faceva per me ma nemmeno per lo Scettico.
Ho intravisto un po' di tennis buono con un John McEnroe d'annata ma mi sono persa la nostra Errani.
Ho infilato il costume da bagno per una prova costume in giardino e, già che c'ero, ho preso un po' di sole, con Peloso che apprezzava il gusto della crema solare spalmata generosamente su gambe e braccia.
Finito un romanzo di Care Santos ambientato in una Barcellona anni '30 che mi ha fatto venire nostalgia del Paseo de Gracia, di Sarrià, di Pedralbes ed altro ancora.
In un attimo era domenica sera e c'era già il bidone della carta e della plastica da mettere in strada che è, sempre, l'ultimo atto della domenica.

mercoledì 6 giugno 2012

Notte prima degli esami


Santo protettore dei maturandi e creatore di tutte le schede

Pascoli ci sarebbe comodo ma anche Ungaretti non ci dispiacerebbe.
 Diffidiamo di Svevo e temiamo sopra ogni cosa Verga.
Provvedi tu.
Con affetto e una punta di captatio benevolentiae.

lunedì 4 giugno 2012

Missioni possibili

È un po' che manco dall'Italia, manco dalle sue strade, dalle sue nuove mode,  che nascono in un batter d'occhio e alla stessa velocità scompaiono.
 Quando torno, vivo un Italia che era, ne ricerco le certezze, gli stessi luoghi, odori, sapori, come un mantra rassicurante che riesce sempre a farmi sentire di nuovo a casa ma, così facendo, probabilmente mi perdo la sua quotidianità, quella vera.
 Arrivo sempre in periodi di vacanza generale e, come un cliente in un resort, ne godo la facciata aperta al pubblico, senza mai entrare nella zona riservata al personale.
Tutta questa sbrodolata per parlarvi di una bizzarra abitudine francese che è "l'enterrement de vie de jeune fille o garçon", il nostro vecchio addio al celibato insomma, la traduzione letterale sarebbe sepoltura della vita da ragazza/o.
E mi chiedo, anche in Italia adesso si "festeggia" così?
Stuoli di giovinotte/i mascherati in modi assurdi inseguono i passanti per portare a termine missioni ridicole e per niente impossibili: fare tot foto con tot maschi/femmine per album pre matrimonio; vendere prodotti deliranti per sovvenzionare serata simpatica; esibirsi in canzoncine, recitare poesie, sottoporsi a brevi  e, perchè dirlo, fasulle visite mediche...etc etc etc
Già che il termine è infelice: sepoltura!
L'idea che si debba fare cose vietatissime prima che arrivi un dopo, visto come un limite pesante, mi disturba.
Ma adorabili giovinotte/i nessuno vi obbliga ad entrare in clausura!
Se lasciare questo meraviglioso mondo di fiaba, che è la vita da nubile, ti rattrista a tal punto, resta celibe, nubile, single, così potrai fare le tue cosine demenziali tutti i sabati: vestirti da coniglione, da neonato gigante, da infermiera sexy...

Eppure non riesco ad esimermi dall'aiutare il seppellitore di turno.
Devo avere un'espressione disponibile e rassicurante mentre passeggio perchè vengo inesorabilmente scelta per ogni tipo di missione. Compaio già, sicuramente, in diversi album che verranno mostrati tra qualche decennio a  figli allibiti, ho dato pareri inutili su argomenti di varia inutile utilità, ho dipinto, soffiato, cercato, comprato...
Dopo tutto, questi pupattoloni, mi fanno tenerezza e mi auguro sempre che, dalla settimana dopo, si trasformino in felici congiunti senza rimpianti.


Mìgola che rilascia un autografo ad un giovane seppellitore. Ve lo dicevo che non riesco a dire no!