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martedì 23 novembre 2021

Non si sa più di che scrivere per ingannare l'attesa

"Noi ci appressammo a quelle fiere isnelle: 
Chirón prese uno strale, e con la cocca 
fece la barba in dietro a le mascelle."     Inferno canto XII 

Cosa c'entrano i Centauri con l'attesa di Primo Nipote?         

C'entra che da oggi non è più Scorpione ma Sagittario e come mi ha fatto notare una cara amica: l'unico segno armato dell'oroscopo.

Non ne capisco niente di oroscopi e fondamentalmente non ci credo ma devo dire che mi ha sempre affascinato e incuriosito il fatto che quando leggi il profilo di base di un determinato segno ci ritrovi inevitabilmente delle cose che si possono constatare realmente. Io ad esempio, che sono cancerina, mi ritrovo nelle linee base del mio segno, come caratteristiche dico: sono legata al passato, sognatice, lunatica quanto basta, suscettibile e lamentosa. Protettiva nei confronti di chi amo ( pare che i cancerini siano anche estremamente patriottici, Mazzini e Garibaldi erano del Cancro, così per dire) e a detta degli esperti facile alle lacrime.  Insomma un segno un po' melenso, ammettiamolo.

Ma per Primo Nipote le cose sembrano nettamente migliori. Già l'immagine che lo rappresenta è bellissima: un Centauro. Le caratteristiche comuni del segno sono la positività, la fiducia in se stessi, l'allegria, l'energia, l'intuizione, il non senso del pericolo, l'indipendenza, la saggezza; è un carattere davvero complesso, che ha in sé la capacità si essere un ottimo conversatore, anche se non sempre un buon ascoltatore. I nati sotto il segno del Sagittario sono pieni di ottimismo, sereni, gioiosi e molto diretti. 

Accidenti, rispetto al Cancro, dove si sente odore di Crepuscolarismo, con i Sagittari non ci si annoia.

Ah, dimenticavo: amante degli animali e sportivo. Cosa vogliamo di più?  

Primo Nipote, io te lo dico, le carte sono buone e ti si aspetta. Vedi tu. Sempre che tu non voglia sondare anche il Capricorno.


giovedì 18 novembre 2021

Waiting for

 E niente. Il giorno x è passato, lungo come l'ultimo giorno di scuola delle elementari. 

La testa è piena di pensieri che si affollano, ricordi che si mescolano al presente, paragoni tra un ieri lontano e l'oggi così futuro.

 Un cocktail di nostalgia ed energia con una oliva di apprensione, mescolato ma anche molto agitato e servito caldo freddo ( ma quelle saranno le caldane). 

Giro per casa e decoro con assurda anticipazione. Il soggiorno sembra un distaccamento delle Gallerie Lafayette dove la teoria che la Natura rifugge il vuoto ha la sua piena dimostrazione  Lo Scettico non osa dire niente e ogni volta che rientra dal lavoro chiede: ci sono ancora molti cartoni da aprire?

 C'ho la sindrome del nido, sia quello vuoto che  quello da riempire, tutto insieme. Pulisco come dovesse venire l'ispettore dell'ASL.

E oggi si ricomincia. 

E forse sarà come l'ultimo giorno delle medie.