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venerdì 21 dicembre 2012

Auguri post Apocalisse...

Un palazzo davanti a me che si sgretola a rallentatore ma soprattutto in silenzio, piano si accartoccia e crolla, il terreno sotto i miei piedi sobbalza. Non ho nessuna voglia di scappare ma un senso di tristezza.
Diciamo che ieri si sono impegnati in parecchi per conciliarmi l'incubo catastrofico di questa notte.
E questa mattina tutto era li, come al solito: i pochi passanti camminavano veloci nelle giacche ben chiuse, mani in tasca e occhi sulla strada ghiacciata, i corvi saltellavano nel giardino spaventando le gazze pettegole, Pelosone visitava i soliti angoli per l'annaffiatura mattutina, la vicina ritirava il giornale del mattino che le arriva alle cinque e quarantacinque puntuale, il tram della linea A scampanellava all'incrocio per abitudine e il gallo cercava di cantare anche se è rinchiuso nel pollaio del vicino per il freddo.
Mi sono alzata quando ho sentito l'acqua della doccia dello Scettico, come sempre e ho dato il biscottino maleodorante ( per gli umani) a Pelosone, come tutte le mattine, colazione, spremuta, medicine vere e presunte. Colazione a tre, elenchino di cose da fare, bacio, secondo bacio, peli sul vestito da ufficio, spazzola appiccicosa, 'chè lo Scettico mica può andare in ufficio in Germania tutto peloso, abbaiatina di saluto, ssssstttttt che svegli i vicini...quali vicini?!
Credo proprio che a questo punto gli auguri di Buon Natale e di Buon Anno si possano fare, come sempre, come vuole la tradizione.
A tutti i miei pochi ma fedelissimi lettori e a tutti quelli che passano di qui per caso voglio augurare giorni sereni, scanditi dalle abitudini e dai soliti rituali che sono poi le cose che ci mancano quando il nostro mondo si distorce. Le abitudini sono i nostri muri portanti, quelli che guardiamo tutti i giorni senza sapere che se non ci fossero tutto ci cadrebbe addosso, sono le piccole cose che ci scaldano il cuore senza farsi notare, sono la quotidianità che apprezziamo solo quando viene interrotta, sono i gesti che nessuno ringrazia, sono i momenti sconosciuti che riempiono gli spazzi enormi lasciati da qualche momento epico...insomma dopo questa sbrodolata pseudofilosofica da scampata fine del mondo: Buon Natale e Buon Anno!

martedì 18 dicembre 2012

Piccolissima vendetta...

Allora, faccio il consueto giro dal parrucchiere pre natalizio, certo ancora lui, quello che  mi aveva chiesto, qualche mese fa, se ero over sessanta. È vero che Mìgola è in versione attacco di nonnite in questi giorni ma è pur sempre una giovanile signora ancora nella  decade della quarantina...
L'ho perdonato, sia chiaro, è giovane, ma lo tengo sotto stretta sorveglianza, il russo, analizzo quello che dice, cerco doppi sensi, lo marco stretto insomma.
Parliamo del Natale, delle tradizioni e, inevitabilmente, si tocca l'argomento cucina e vai che ti faccio venire l'acquolina, mio caro russo, già perchè il parrucchiere poco diplomatico è russo per chi si fosse perso le precedenti puntate.
Si parla, quindi, di piatti tipici italiani, di dolci tipici italiani, di lasagne, di panettoni artigianali, di zamponi, tortellini...il russo si attarda con le forbici in aria, incalzo con la descrizione del pandoro, zelten, mostarda, torrone...
Poi, per lasciarlo deglutire, chiedo: e in Russia quali sono i piatti tipici natalizi?
Sommerso dalla valanga di piatti che svolazzano in stile Disney per il salone, esita: mah, si preparano tante insalate diverse a base di carne o pesce o patate...è vago, troppo vago...
Ci sarà un motivo se ristoranti russi in giro ce ne sono pochini...no?!
Una donna offesa è un nemico per la vita...tovarish!


lunedì 17 dicembre 2012

Corsi e ricorsi storici

Quando ero una bambina sentivo racconti incredibili fatti dai vari nonni:
- sai quando ero una bambina come te non avevo nemmeno un paio di scarpe!
- sai quando ero piccolo come te non c'era la luce elettrica e no non c'era nemmeno il riscaldamento!
- sai quando ero piccola come te ci si faceva il bagnetto una volta alla settimana!
e via così, ancora e ancora...
Le cose erano talmente cambiate nel tempo trascorso tra  loro e me che i nostri due mondi si assomigliavano a malapena.
E tutto era cambiato in positivo, o così si lasciava intendere.
 Loro erano al freddo ed io al calduccio, loro erano senza vestiti adeguati ed io avevo un armadio pieno di abiti per ogni occasione, loro camminavano per chilometri e chilometri ed io venivo scorazzata in giro su autovetture sembre più potenti, loro avevano vissuto la scuola come una grande conquista io la subivo come un lunghissimo castigo appena cominciato, loro gioivano di qualche mandarino sotto l'albero di Natale io mi perdevo nelle pile di pacchetti dorati...
Nella mia fantasia bambina, cioè ieri, mi chiedevo: ma quando avrò sulle mie ginocchia i  già tanto amati nipotini cosa racconterò? Molto probabilmente tutto sarà al contrario...

Sai, Abramo, quando nonna era piccola come te, c'erano moltissime automobili, già, pochi usavano i mezzi pubblici, solo quelli un po' poveri. Ogni famiglia aveva tre o quattro auto, tutte diverse, grandi e a benzina!
 Per andare in vacanza nonna prendeva l'aereo e via si volava in posti lontani senza limiti di bagagli e certi pranzetti in aereo. Cosa è la vacanza? Amore di nonna...quando ero giovane tutti andavano in vacanza, un mese al mare o quindici giorni al mare e quindici giorni in montagna per ossigenarsi. La vacanza sono dei giorni dove non si lavora e tutta la famiglia riposa e fa cose piacevoli. Bello eh? Lo so amore che ti sembra difficile pensarci adesso ma era così allora, altri tempi cucciolo. Chissà quando sarai grande tu, forse ci saranno le vacanze virtuali nella pausa pranzo, forse...cosa la vacanza non è ecosostenibile? Probabile Abramo!
Vuoi la merenda? Pane e Nutella come la faceva il tuo papà da piccolo? Ah, papà ti ha detto che ci sono troppi grassi saturi per porzione e che è meglio la zuppa d'orzo biologico o di farro? Benone, nonna guarda cosa c'è in dispensa!

domenica 16 dicembre 2012

Rain Man senza lieto fine

Io qualcosa su 'sta storia delle armi negli USA vorrei anche dirla ma temo di essere di molto fraintesa, nemmeno con lo Scettico riesco a spiegare bene il mio punto di vista, così mi astengo.
Certo che non si possono guardare quei visini sorridenti senza che lo stomaco non si contragga e le parole di quel padre sono di una verità disarmante: " Mia moglie ed io non sappiamo ancora se potremo vivere senza la nostra bambina..."
Non c'entra molto ma mi è venuto in mente che il ragazzo che ha sparato su tutti quei bimbi aveva lo stesso handicap del personaggio di Rain Man.

mercoledì 12 dicembre 2012

Il giorno della perfezione cosmica

Vi siete mai chiesti come mai le uova si vendono per dozzine, cioè 12?
Perchè l'anno è diviso in 12 mesi?
Lo sapevate che Adamo ed Eva furono espulsi dal Paradiso Terrestre alle 12 in punto?
Alle 12  di oggi il Papa scriverà il suo primo tweet e magari sarà composto da 12 parole o 12 caratteri.
Gli spigoli di un cubo sono proprio 12.
Ci sono 12 segni zodiacali e 12 erano gli dei principali sul monte Olimpo.
Dividiamo la giornata in 12 ore antimeridiane e 12 ore pomeridiane.
Ci sono 12 stelline sulla bandiera europea.
Quando c'era la cara, vecchia Sip si faceva il 12 per chiedere informazioni.
Per non dimenticare le 12 Tavole della Legge, i 12 Apostoli, le 12 Tribù di Israele, i 12 cavalieri di re Artù, le 12 fatiche di Ercole, i 12 gradi della scala Mercalli...

Oggi è il 12-12-2012

Per ora qui tutto normale, molto lontani dalla perfezione.






lunedì 10 dicembre 2012

Un Natale perfetto

Ieri mattina, in uno stato di dormiveglia, sotto il piumone, con lo Scettico già iperattivo alle prese con il lesso domenicale, il pane, la colazione e i biscottini di Pelosone, pensavo al Natale.
 Mi sono tornate in mente, come in un album di foto sfogliato troppo in fretta, delle immagini natalizie di quando ero bambina e il Natale era la magia allo stato puro. Pensavo a tutte le persone che non ci sono più e che erano invece attori principali di questi Natali passati. Mi sono detta: immagina, solo per qualche ora poter rimetterli tutti lì, insieme, nel salotto di casa che adesso sta freddo, buio e abbandonato.Accendere la luce e ricreare il Natale perfetto.
L'albero come lo faceva la mia nonna con le candele vere che se ne stavano  dritte, o quasi, in un piattino argentato che appoggiava con la sua pinza sui rami.Sparsi sui rami c'erano funghi rossi, uccellini colorati con lunghe code piumate e palle di vetro così fino che, se le stringevi troppo, ti si sbricciolavano tra le dita e le schegge si infilavano come brina nei polpastrelli. Era sempre un po' magrolino l'albero della nonna ma se ne stava importante nel soggiorno e, quando nonno decideva che si potevano accendere tutte le candele, allora diventava un gigante altissimo. Io ne accendevo una o due con l'aiuto della nonna mentre le altre le accendeva in fretta il nonno, per non farmi scottare diceva, perchè si divertiva moltissimo lui.
Nella casa della nonna non c'era bisogno di candele profumate perchè il profumo dello zelten riempiva l'aria e l'odore di cibo era un sottofondo caldo e avvolgente.
Nel mio Natale perfetto ci sono stati anche i miei figli per poter conoscere i loro bisnonni. Seduta sul divano, magra e ben vestita, mi sono immaginata nonna che conversa con il Tecnico seduto al suo fianco e i suoi occhi si spostano sorridenti negli occhi allegri di Cucciolo. Nonno avrebbe adorato parlare con lo Scettico e, una volta scoperti i suoi dieci anni di pianoforte, ne avrebbe subito approfittato per accendere  il giradischi con la collezione di arie d'opera.
Mamma sarebbe stata presa dall'organizzazione, anche nel Natale immaginario e papà avrebbe avuto il suo solito tono di voce potente mentre chiacchera con qualche zia e apre bottiglie del suo spumante fatto in casa.
Io sono immobile in un angolo e sogno questa mia famiglia meravigliosa e impossibile, ricreata da me, per un istante, in un Natale magico e immaginario. Ogni tanto aggiungo un personaggio e non c'è nessuna logica di età, perchè alcuni sono giovani come quando ero bambina, altri sono come adesso, ci sono cugini che non hanno potuto conoscere i nonni e che si accalcano sul divano, ci sono mani che si stringono e occhi lucidi e il sorriso di nonna che domina tutto.
E il sogno si popola di suoni e di voci e di risate e...
Il naso umido e prepotente di un cane, che aspetta la colazione, interrompe la magia del Natale impossibile. Tutto si spegne e scompare. E ti senti stupida e infantile. E immensamente triste.
- Andiamo a prendere le crocchelle, dai! Tu, nel mio Natale immaginario, non c'eri, sappilo!

mercoledì 5 dicembre 2012

Guastafeste sui social

Ho una carissima amica nella vita reale con cui sono anche amica su FB.
In mattinata abbiamo intrecciato una piccola e semplice discussione sulle catene che girano.
Su FB la condivisione è facile e ben vista. Se sei amico mio ti piacerà questa cosa che pubblico e quindi ne discende che la condividerai senza porti troppe domande, anzi nessuna domanda. Questo è il teorema su cui si basa la condivisione. Premetto che adoro guardare le foto degli amici, amo commentarle, apprezzo le frasi umoristiche, comareggio sui fatti condivisi, leggo quello che gli amici scrivono e se sono dei blogger corro a leggere l'ultimo post sponsorizzato sulla loro bacheca...ecc ecc Questo per dire che sono l'utente medio di FB, non ho nessun vezzo intellettuale ma, purtroppo, ho ereditato insieme al suo pessimo carattere anche la capacità critica e l'arte del dubbio di mio padre.
Mi pongo sempre in un atteggiamento critico di fronte ai fatti, voglio avere delle basi su cui posare le mie certezze, non mi accontento di un: dicono, pare, sembra che...
Ancor meno accetto passivamente ogni notizia. Più è sensazionalistica più mi puzza di bufalata. Perfino le foto, grazie alle photoshoppate, devono essere prese con le pinze.
Invece su FB spopolano le cose più incredibili ma l'incredibile è quanta gente ci casca.
Tutto è nato da questo:

Foto
Questo messaggio gira da mesi ed io mi sono chiesta: ma quand'è questa settimana speciale? Perchè più avanti nel messaggio diventa un mese? Perchè è scritto male...forse per solidarietà con i dislessici di tutto il mondo? Mi è bastato andare su Google, prima di fare quello che una brava amica feisbucchiana doveva fare, cioè condividere, e che ti scopro? Bravi, che la settimana tanto pubblicizzata non esiste...Direte voi: embè dov'è il problema? Sarai sensibile ai problemi di cui si parla nel messaggio, no? Certo! Ma questo messaggio falso viaggia a braccetto con altri messaggi falsi e pericolosi come questo ad esempio:

 "ATTENZIONE !!! FATE GIRARE ....

Incredibile quello che si inventano i Cinesi pur di vendere i loro prodotti nel nostro paese, mettendo a rischio la nostra salute. 
Evitiamo di comperare questi elastici x capelli, spesso venduti 3 al prezzo di 2, sono fatti con preservativi usati, e secondo i cinesi lavati e disinfettati, questo però non è sicuro al 100%.

Le donne spesso tengono in bocca l'elastico mentre si pettinano o pettinano le figlie, e questo elastico può essere stato usato da persone malate di HIV/SIDA o altre malattie sessuali.

Un accordo con il governo E.U.A. e Espanha stabilisce il divieto di reciclare preservativi. 

Ricordiamo anche che la Cina ha avuto diversi scandali x problemi sanitari, e molti loro prodotti non sono controllati e contrabbandati nel nostro paese.

PERTANTO ATTENZIONE !!!!!

Condivisioni a più non posso e bacheca che si riempie di inorriditi commenti...indovinate di che tipo? Leggermente razzisti? Bravi!
Chiaramente il tutto è una bufala bella e buona e se qualche contatto con i preservativi esiste è l'allusione a quello che avrebbe dovuto usare il papà del creatore della bufala razzista ma ahimè la sua mamma si stava facendo una coda di cavallo!
Continuo? Certo.
"Da far circolare fra donne e uomini che le informino

Ho da poco ricevuto una mail da un’amica belga che mi racconta di aver recentemente assistito ad una trasmissione televisiva, il dr. Oz show, nella quale quest’ultimo, parlando di un tipo di cancro che si sta diffondendo molto rapidamente tra le donne, il cancro della tiroide, ha affermato che questa crescita così rapida potrebbe essere dovuta alle radiografie dentali e alle mammografie. Ha dimostrato che il grembiule utilizzato nello studio del dentista per le radiografie è munito di un colletto che può essere alzato e posto intorno al collo. La maggior parte dei dentisti non si preoccupa di farlo, io non l’ho nemmeno mai visto. Esiste ugualmente una protezione per la tiroide che può essere utilizzata durante le mammografie. Casualmente la mia amica doveva fare la sua mammografia annuale alcuni giorni dopo. Mi racconta che, pur sentendosi un po’ ridicola, ha ugualmente domandato quanto ci fosse di vero in quello che aveva ascoltato alla televisione e il tecnico che le stava facendo la mammografia, ha estratto una protezione da un cassetto. Ad una sua domanda sul motivo per cui questa protezione non fosse usata d’ufficio, le è stato risposto che è prevista la richiesta da parte del paziente. Ma come si può richiedere una cosa di cui non si è al corrente? Se la mia amica non avesse assistito a quella trasmissione, non l’avrebbe mai saputo. E nemmeno io, e probabilmente nemmeno voi.
Bisogna far circolare questa informazione tra le nostre figlie, nipoti, madri e amiche.
Io lo sto facendo, se credete, fatelo anche voi."


Allora, inutile dirvi che anche questa è una bufalata che ha, inoltre, l'aggravante di essere pericolosa poirchè potrebbe indurre qualche donna a non fare mammografie per un timore infondato.

Condividere a questo punto non è così innocente come potrebbe sembrare ma equivale a diffondere notizie pericolose.
Per tutte queste ignobili catene e altre ancora io mi prendo la briga di allertare gli amici quando vedo che pubblicano "stupidaggini" ma non sempre il mio commento è ben accetto, anzi! Nelle risposte che seguono si nota un certo astio, un fastidio, quello che in genere si riserva ai guastafeste. Ma come ho una notizia succulenta da pubblicare e arriva questa con le sue paranoie da illuminista?! Vuoi fare la saputella?
 Dove posso posto il link che permette di andare ad informarsi veramente...pensate ci vadano? Dubito.
È così divertente la disinformazione quanto è noiosa la cultura e la scienza!

Così vi lascio con un pensierino saggio da meditare questa sera, come una vera prima della classe:

La credulità è propria degli ignoranti, l'incredulità ostinata dei mezzi dotti, il dubbio metodico dei saggi.
Jean-François Marmontel

Ps
Per ulteriori informazioni potete leggere il bellissimo blog Il disinformatico