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giovedì 16 luglio 2015

Il mio Dr House italiano

Ho incontrato e conosciuto la malattia che ero molto piccola, non sulla mia pelle per fortuna ma vicina, così vicina da poterla toccare, annusare, illudermi che si lasciasse ammaestrare.
 Ho passato tante ore a fianco di persone malate e di sponda ho visto e parlato con tanti medici. Sono abituata a leggere tra le righe quando i medici parlano, contratto sulle quantità di medicine dispensate come se fossi nel suk di Aleppo, chiedo spiegazioni dettagliate e pongo quesiti biblici.
 Lo Scettico, nemmeno dirlo, è l'esatto contrario. Partendo dal principio che "se lo dice il medico" va tutto bene, non discute e ubbidisce alla lettera. Nei riguardi della categoria ha lo stesso modus operandi di un prete verso i tre consigli evangelici e non discute, mai.
Averlo come traduttore dal medico mi mette una certa ansia, le traduzioni dello Scettico delle mie lunghe e articolate domande sono stranamente corte e sintetiche, poste con un 'espressione dubbiosa e la traduzione delle risposte è ancora più standardizzata:
- Ha detto che devi fare così! Ha detto che devi prenderle 'ste medicine! Dai Mìgola, fidati!
Durante la nostra ultima gitarella al pronto soccorso per la vespa suscettibile ho avuto la netta sensazione che tutto stesse prendendo una piega esagerata riguardo il quantitativo di farmaci che mi venivano prescritti e somministrati per via forzosa. Alla voce" antibiotico in dosi da cavallo per una intera era geologica" ho timidamente chiesto, in autonomia, se era proprio indispensabile, vista anche la mia predisposizione allergica agli antibiotici. Gli occhi dello Scettico, alle spalle del Dr House, erano chiari come un pannello esplicativo per analfabeti funzionali: NON INCOMINCIARE!
Mi sono ripetuta come un mantra che probabilmente dovevo fidarmi, che se fanno tutti questi telefilm sugli ospedali americani ci sarà un perché, che in fondo la sanità americana è ancora l'ultima speranza di tanti casi disperati, che il corpo cambia, che devo essere più accondiscendente, che...
Finita la boccetta di antibiotico eccomi qui coperta dalla testa ai piedi e vorrei ripetere "dalla testa ai piedi" da una monumentale orticaria gigante. Sembra che mi sia venuto il morbillo, la varicella, la scarlattina, la rosolia, la quinta e la sesta malattia tutte insieme. Voilà.
Questa volta però, galeotto un viaggio di lavoro improrogabile, mi sgancio dallo Scettico e mi fiondo da un medico italianissimo, trovato grazie al giro di amici italianissimi.
Riporto qui una parte del dialogo:
- Ma che antibiotico le hanno dato?
Tiro fuori dalla borsetta la bottiglietta da  pozione da stregoni, 'chè qui un blister è ormai un vago ricordo, e gliela porgo.
- Ma lei non è allergica alla penicillina?
- Sì!
- Questo è un cuginetto buono della penicillina...
Penso con tenerezza allo Scettico e alle sue frettolose spiegazioni, con astio a tutti i Dr Shepherd che ci hanno rimbecillito nei confronti della categoria medica...
- Bene. E adesso?
- Adesso facciamo una puntura di, poi mi prende duecento milligrammi di...
- Parliamone...
Sono uscita con il minimo sindacale di medicinali, con tutte le spiegazioni possibili ed immaginabili e un medico di famiglia tutto nuovo di zecca.
Per farvi capire quanto sono bellina, oggi, il tecnico della caldaia non ha allungato la mano per il solito cordiale saluto e mi pare pure che tenesse una certa distanza di sicurezza...

10 commenti:

  1. glielo hai detto allo scettico del nuovo mendico, perché se non lo sa, io passerei sotto silenzio e quando torna dal viaggio -come minimo- sveglierei lo Scettico (sveglia vibro puntata in mano) per tre-quattro volte la notte scuotendo il letto mentre fai finta di grattarti come un'ossessa... lamentandomi e santiando come Montalbano quando Catarella gli sbatte la porta.... MINIMO DUE notti, tanto tu poi dormi quando lui va al lavoro... e quando di giorno lui torna dal lavoro, stessa scena di tanto in tanto preparando e mangiando la cena..... ovviamente se lui ti offrisse di andare dal medico gli dovresti dire... NOOOO con la tua traduzione ne faccio a meno dei TUOI medici VEDI COSA MI E' CAPITATOOOOOOO :D :D :D che vendetta !!!! :D

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  2. Oh povera. Certo che essere allergica alla penicillina è una bella fregatura in questi casi, però esistono molti farmaci senza quel principio attivo, credo....mannaggia al dottore.

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    1. SempreMamma@ credo anch'io che esistano alternative valide! Certo che adesso romperò le scatole prima di prendere altri antibiotici...

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  3. E' successo anche a me tanti anni fa, dopo una tac col contrasto. Un prurito pazzesco...
    E il medico minimizzava...lo avrei ucciso!
    Mariatn

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    1. Urca...anche tu non scherzi con le allergie Mariatn! Minimizzano quando è sulla pellaccia degli altri! ;)

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  4. Cerca (se puoi) di parlare da te e di non ricorrere a terze persone.
    I medici scrupolosi, di solito, vogliono che non ci siano terze persone a fare da tramite.
    Oppure cambia interprete. Oppure scriviti le domande su un quaderno, e poni le domande al tuo medico.
    Lo so che sembra stupido, ma le allergie possono essere anche molto brutte. Lo so sulla pelle dei miei bambini.

    Scusa che sono intervenuta, magari non ho capito niente, e' la prima volta che ti leggo.

    Un saluto,

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    1. Bulutn@ non sai quanto mi piacerebbe essere autonoma e non usare intermediari ma per ora non ho ancora la padronanza dell'inglese e lo Scettico è la mia ancora di salvezza. Adesso che ho trovato questo medico italiano vedrai che parlo io! Continua a leggermi... ;)

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  5. Tutto è bene quel che finisce bene!
    Cmq probabilmente il problema non è stato l'interprete,ma il medico che non ha chiesto se avessi qualche allergia (cosa che di norma, dovrebbero fare)!

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    1. NPEV@ sicuramente colpa del medico! Ma diventerò ancora più rompina adesso... ;)

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