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giovedì 10 maggio 2012

Eroismo

Nel mio, solo apparentemente, tranquillo quartiere un ragazzo di vent'anni ha affrontato un tizio armato che aveva già sparato al rivale in amore e che stava massacrando, con il calcio del fucile, l'amata ormai a terra in fin di vita.
 Il ragazzo passava in auto, era mattina presto, andava al lavoro, ha fermato l'auto, è scivolato alle spalle del folle, lo ha riempito di pugni e bloccato finchè non è arrivata la polizia. I gendarmi lo hanno definito un atto coraggioso ma pericolosissimo.
 Lui ha minimizzato. Non potevo non farlo. Aveva capito che, se non fosse intervenuto, la donna sarebbe sicuramente morta.
Io credo che i suoi vent'anni lo hanno aiutato.
 A vent'anni c'è la forza dell'impulsività, il coraggio dell'incoscienza, la spavalderia dell'energia.
 A vent'anni pensi dopo e, anche dopo, sottovaluti.
C'è chi gira gli occhi e fa finta di niente anche quando dei ragazzini brufolosi fanno i bulli in tram e c'è chi non ha paura di un pazzo armato di fucile.
Il coraggio è fatto di paura. Il coraggio é la forza di non ascoltarla questa paura, è pensare che, se c'è uno motivo giusto , tutto andrà bene.


Vi giuro che, sulla foto, il nostro eroe assomiglia un po' a Leonida.
Speriamo non si rovini con l'età, per il coraggio dico.

2 commenti:

  1. Bravo, il ragazzo.
    Non è sempre facile, come hai sottolineato anche tu, avere comportamenti coraggiosi in occasioni 'difficili'. Spesso si preferisce far finta di non vedere, per paura di un qualche coinvolgimento. Come se fosse possibile vivere arroccati in una torre...

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  2. Penso anch'io che i suoi 20 anni lo abbiano aiutato. A vent'anni pensi di essere invulnerabile.

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