Qui i garage sono sempre aperti. A volte, quando ci sono meno venti gradi, li chiudono per non avere lo spifferino in cucina ma normalmente il garage americano resta aperto dalle sei di mattina fino a sera.
Il garage americano rigurgita di oggetti, di attrezzi, di decorazioni, biciclette, macchine movimento terra, bandiere ed ogni possibile utensile che possa diventare utile in caso di catastrofe naturale. Quando sono proprio strapieni che nemmeno il soppalco del soppalco risolve la situazione, allora arriva il garage sale: il garage è aperto come gli altri giorni ma alcune cose te le puoi portare via per pochi dollari. I più pigri non fanno nemmeno la giornata di vendita e mettono direttamente sul marciapiede quello che proprio non ci entra più in garage e te lo puoi portare a casa free.
Il reparto decorazioni di un garage medio americano potrebbe tranquillamente tener testa ad un negozio cinese di una qualunque città di provincia italiana. Decorazioni per ogni occasione e per ogni stagione che si alternano con velocità e precisione. Le luci e le decorazioni di Natale sono appena state spente che ti ritrovi in un tripudio di cuoricini, giri l'occhio e sei circondata da conigli giganti, ti sposti, facendo attenzione alle uova sparse ovunque e sei in un un mondo blu, rosso e bianco dal Memorial Day ai primi di Luglio e poi è un attimo che ti devi difendere dai tacchini.
I garage sono la parte arcaica della casa americana, qui è conservato e coccolato il loro spirito pionieristico e qui ammucchiano e conservano tutto quello che potrebbe un giorno salvarli da una esperienza post apocalittica. I più organizzati hanno generatori autonomi degni della nostra protezione civile, depuratori per acqua piovana, frigoriferi ad energia solare, taniche di ogni dimensione.
Vicino alle decorazioni, in genere, c'è il reparto giardinaggio che merita una visita a parte: trattorini per l'erba, lame inquietanti per le rifiniture dei bordi, decespugliatori, estirpatori, frangizolle, trappole giganti per spostare animali fastidiosi e una varietà indescrivibile di prodotti chimici anti tutto. Perché gli americani amano talmente il loro giardino che non tollerano assolutamente che qualche cosa possa disturbare la perfezione dell' oggetto amato quindi guerra alle erbacce, ai parassiti, alle talpe, alle lumache, agli scoiattoli, orsetti lavatori, volpi, armadilli e opossum e cervi, che stavo per dimenticare.
Proprio ieri interravo felice, di fronte a casa, una serie di piante dal nome impronunciabile quando John Wayne, il mio vicino preferito, esce preoccupato e mi dice che ho scelto proprio delle piante che i cervi amano. Urca, penso io. Già, pensa lui. Scuote la testa ed entra nel suo sancta sanctorum, ne esce con un sacchetto che tiene a braccio teso ben lontano dal naso, mi sorride e incomincia a spargere generosamente granuletti puzzolenti tutto intorno alle mie piante. Una barriera anti cervo come si deve. Con il pollicione sollevato sottolinea, a lavoro finito, che qui nessuna bocca famelica si fermerà. Ok John, thanksyouverymuch ma penso comunque che le piantine moriranno prima da sole perché con questa puzza tremenda io non ci metto più piede ad annaffiarle, grazie John!
Grande il cervo in giardino
RispondiEliminaGrande e bella...qui girano praticamente solo cerve, ho visto maschi solo un paio di volte e solo in inverno.
Eliminail cervo ha gradito comunque??!!!
RispondiEliminaMa non le mie piantine...quelle del vicino!! ;)
EliminaChe bello questi spezzoni di vita americana!!!bello però amare il proprio giardino così tanto..fantastico il cervo in giardino però!!!ma l'hai fotografato nel tuo giardino?!?
RispondiEliminaNotte
Francesca
Francesca@ l'ho fotografato dalla mia cucina nel giardino del vicino...si vede poi che quello che puzza per noi magari profuma per loro!! ;)
EliminaLa mia 'mamma' americana (ho vissuto con una famiglia caluforniana x 2 anni) non vede l'ora che arrivi Natale x decorare, il giorno dopo Halloween comincia, e tiene fino a San Valentino. 28 scatoloni di decorazioni solo natalizie. Io credo di essere diventata minimalista anche x riflesso agli anni passati negli USA.
RispondiEliminaBELLA LA CERVA :-)
Allora Cecilia hai capito perfettamente la descrizione del garage americano. Comunque devo dirti che anche a me piace decorare...ma qui sono una pivella!! ;)
EliminaIn quale stato della confederazione vivi?
RispondiEliminaIn Michigan, vicinissima al Canada.
EliminaCiao Mìgola,
RispondiEliminacon grande piacere vedo che riesci a far fronte agli attacchi di nostalgia che ogni tanto ti assalgono, Bello questo tuo post. Sappi però che anche il mio garage straripa che quasi non ci sta più la macchina. E quanto alla cerva, complimenti per la foto, da noi per vedere i camosci si deve salire un po' sulla Vigolana ma quello che ancora mi manca, sia in giardino sia nelle mie passeggiate, è l'incontro con l'orso. Ma non dispero.
Buongiorno Guido
Eliminaqui, come hai potuto vedere da qualche foto la natura è veramente spettacolare. Spesso mi sveglio e mentre preparo la colazione ho il piacere di vedere le cerve che passeggiano davanti alla finestra della cucina. Adesso tra un mesetto aspetto i piccoli al seguito delle madri ancora pancione! Ogni tanto gira un opossum dalla faccia buffa...
Per il garage, impara dagli americani, fai una giornata di vendita, fai spazio per poter comperare altre cose! ;) ti abbraccio.
quì i garage sono sempre chiusi perchè se li lasci aperti rischi di non trovare più niente dopo un paio d'ore. Quì rubano di tutto, non ti dico delle biciclette lasciate incatenate alle relle... prima si fregano le selle poi le ruote e quella legata la storpiano con dei calcioni...
RispondiEliminaInfatti Enio all'inizio mi meravigliavo moltissimo di questi Garage aperti e ancora adesso, a distanza di un anno, il mio è sempre chiuso...penseranno che sono strana! ;)
RispondiEliminaLa cerva è bellissima e la cosa più divertente è vederla scavalcare per entrare nel terreno del vicino, così minuziosamente attento a piantare le piante giuste !! Ahahahah ! Roba da "Legge di Murphy"!!!!!!!!! ;-) ;-) ;-)
RispondiEliminaMI piace molto quando racconti questi aneddoti di vita in USA.
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