Pagine

mercoledì 11 giugno 2014

We...noio...

Quando sono arrivata in Francia mi sentivo persa, incapace di comunicare. Mi vergognavo ad entrare nei negozi ed avevo il terrore del telefono.
Quando sono arrivata in Spagna mi sentivo persa, incapace di comunicare. Mi vergognavo però un pochino meno ad interagire con gli altri e usavo molto di più le mani, senza arrossire. Rispondevo anche al telefono utilizzando tante esse alla fine.
Quando sono arrivata in Merica mi sentivo persa, incapace di comunicare. Ma, adesso, non mi vergogno quasi per niente ad andare in ogni dove, anzi a volte mi diverto proprio a fare le sciarade e ad osservare le facce allibite di commessi e camerieri.
Ho scoperto che esiste una lingua universale che non ha niente a che fare con l'esperanto ed è fatta di sorrisi, segni e suoni inventati.
Questo non toglie che se qualcuno,  pur timidamente, utilizza una delle lingue che adesso conosco mi devo trattenere perché, di mio, scatterebbe l'abbraccio felice.
Per il momento mi è stato molto più utile il francese dello spagnolo, nonostante sia un detto comune che lo spagnolo è l'idioma più parlato negli Stati Uniti.
Non in Michigan, ve lo assicuro.





13 commenti:

  1. per parlare spagnolo vieni in California!! comunque gli americani sono molto piu tollereanti dei francesi di fronte allo straniero che parla la loro lingua.... anzi sono felici e quasi stupiti nel sentirci parlare qualcosa di diverso dalla nostra lingua madre, visto che loro non parlano quasi nulla! I francesi essendo convinti di paralre la lingua universal fanno meno sforzi ... e anzi vogliono che siano gli altri a farne!!
    comunque il sorriso e' la lingua migliore ovunque!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In devo proprio venire in California...tu mi capisci Giulietta e sai cosa vuol dire chiedere qualcosa in un francese scorretto...l'esperssione del francese ascoltante è tra il disgusto e l'allibito! ;) qui è tutto diverso e al limite ti ritrovi a fare spallucce e una sana risata. Buona giornata!

      Elimina
  2. eh gia' proprio cosi' pero' a volte e' frustrante non capire o non essere capiti, comunque si fa del nostro meglio, vero Sabrina? Ci proviamo no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che ci proviamo Sandra, sempre e costantemente! Bello trovarti qui...grazie!

      Elimina
  3. Io invento i verbi e relativi tempi verbali, ma un bel sorriso certamente apre la via!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io invento tutto Margherita...e sorrido! Un abbraccio.

      Elimina
  4. ammirevole :) come si suol dire volere è potere!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dm...se ci fosse un po' più di voglia di studiare, magari accorcerei i tempi ma son così ...e sono sopravvissuta! Ciaoooo

      Elimina
  5. Per mia esperienza personale se vai a Londra è meglio che parli inglese altrimenti rischi qualche piccolo inconveniente. Ma forse tu sicuramente già lo parli.
    Un caro saluto,
    aldo.

    RispondiElimina
  6. Cara Mìgola, ti capisco perfettamente!!!
    Questo lo ho provato molti anni fa ed è un vero imbarazzo.
    Buona permanenza ovunque ti trova cara amica lo so che te cavi in tutto!!!
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Tomaso...so che anche tu hai dovuto affrontare difficoltà linguistiche e non solo nei primi anni di migrazione. Grazie di essere sempre presente e attento. Un abbraccio!

      Elimina
  7. eh eh gran pezzo quello di Totò... ricordo di essermi trovato nella stessa situazione più di una volta

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono letti e meditati con entusiasmo dall'autrice del blog che si riserva il diritto di cancellare quelli poco educati o in lingue non comprensibili.