È un cimitero storico e raccoglie le spoglie dei pionieri di questo angolo di mondo.
Donne, uomini, bambini che hanno creato e vissuto questo paesino in un ormai lontano milleottocento, quando questo posto era solo un grumo di case affacciate su Main Street con una scuola e una fattoria modello.
Le tombe hanno uno strano disordine ipnotico che mi invita a camminare, senza logica, sull'erba che le ricopre.
Cammino tra di loro, ne leggo i nomi a voce alta e cerco di immaginarmeli, visto che non ci sono foto sulle lapidi grigie.
Attira i miei passi un angelo accovacciato che tiene tra le mani un piccolissimo coniglio reso verde dai licheni e penso istintivamente alla tomba di un bimbo, invece è una coppia di sposi sepolti uno accanto all'altro.
Grandi alberi fanno larghe macchie di ombra e viene voglia di sedersi ad ascoltare i milli piccoli rumori che sono la sinfonia di questo luogo.
Il fruscio delle querce, i trilli improvvisi dei cardinali rossi che fanno spola tra l'erba e i rami, il verso lamentoso delle tortore.
In un angolo sono sepolti sei soldati della guerra civile e sento che tutta questa pace gli è dovuta. Ricordo ancora i botti della ricostruzione storica nel giorno del Memorial Day e li immagino così, sdraiati sul campo di battaglia, ancora vivi con il rumore di spari nelle orecchie e il fumo nella gola.
Adesso riposano qui a Stoney Creek.
Cara Mìgola, trovo sempre interessanti i tuoi post.
RispondiEliminaCosì conosciamo tante cose che ignoravamo tutti.
Ciao e buona giornata sempre con un sorriso.
Tomaso
Grazie Tomaso...
Eliminami hai fatto tornare in mente la prima volta che vidi il cimitero di Omaha Beach... croci bianche dei soldati americani e croci nere di quelle tedesche, impossibile da dimenticare
RispondiEliminaQualche anno fa abbiamo fatto un giro in moto con lo Scettico proprio in quei luoghi...in certi luoghi è ancora viva una tensione e una energia che sono incredibili! E non mi vergogno a dirti che ho pianto...
EliminaPer un momento mi sono trovata lì, a guardare con te questo angolo di mondo perduto
RispondiEliminaGrazie Moky...mi piace portarvi in giro con me! ;)
EliminaI cimiteri americani sono così diversi dai nostri! Ricordo di aver sostato a lungo in un piccolo cimitero nei pressi del Bryce Canyon, un piccolo prato con croci colorate, pochi piccoli fiori, tante minuscole bandiere, alcuni oggetti quotidiani, dei giocattoli per i bimbi, e tanto tanto silenzio. Solo i nostri passi frusciavano sull'erba curata e verdissima.
RispondiEliminaLa visita di Omaha Beach mi ha lasciato il cuore pesante a lungo .
Margherita...vedo che anche tu sei una "frequentatrice" di cimiteri. A me piace entrarci, camminare, soffermarmi su alcune tombe e pensare alle loro vite. Anche a me Omaha ha lasciato una tristezza infinita. Ti abbraccio
EliminaAnch'io ricordo Omaha Beach...e anche Arlington. Tremendo. Però il tuo cimitero mi sa di un luogo che seppur triste è pervaso da una specie di dolcezza romantica, da qualcosa di tenero e malinconico.
RispondiEliminaHai ragione Annalisa...un luogo malinconico ma quasi riposante. Un bel posto, con una bella energia. Un caro saluto.
EliminaStai scrivendo moltissimo Sabrina: complimenti.
RispondiEliminaParrà strano ma ogni cimitero, luogo di morte, ha la propria vita più o meno cadenzata e più o meno musicale. In quello di Bolzano, a me familiare, né tortore né cardinali ma tanti tanti verdoni (tarànti, en dialèt). Ma quello che più m'è rimasto impresso è il cimitero di una cittadina cilena della Patagonia il giorno dei morti con una lunga coda di gente che portava il proprio omaggio e la propria preghiera al nero ignoto.
Io adoro i cimiteri di montagna, piccoli e circondati da un muro accanto alla loro chiesa...mi piacerebbe riposare in uno di questi un giorno. Ciao Guido.
EliminaI cimiteri sono proprio materiale da romanzo per eccellenza: infatti è già un piccolo delizioso romanzo questo tuo pezzo.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Grazie Zio...è proprio vero che i cimiteri ispirano storie...
EliminaLeggendoti era come essere li con te cara Mìgola...E ripenso alla coincidenza della mia foto....Dal Michigan ...a Pergine......attraverso una foto....Il mondo è davvero piccolo , vero ?! Un bacione grandissimo.
RispondiEliminaMolto, molto piccolo Mirtilla...un abbraccio. E continua a fare foto... ;)
EliminaHo i brividi...
RispondiElimina...
EliminaAnch'io entrando nei cimiteri mi pongo molti interrogativi e soprattutto come disse Totò, la morte è una livella.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Sono luoghi che fanno riflettere Cavaliere...bentornato! A Presto.
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