Ad Aprile furono quasi ventiquattro le ore.
Basta un temporale di medie dimensioni e cari saluti a tutte le comodità.
Niente luce, gelato che inesorabilmente si squaglia nel freezer, telefonino che perde energia e che minaccia di staccarti dal mondo reale, internet che con un taglio netto ti stacca da quello virtuale, nessuna possibilità di cucinare, niente acqua calda, niente riscaldamento o aria fresca a seconda della stagione.
Nella vecchia Europa mi è successo di restare senza corrente, certo, ma si è sempre risolto tutto in poche ore. Cercando di ricordare i momenti bui, mi sembra che in Italia, ci siano stati blackout di qualche ora, in Francia sono stati rarissimi e velocissimi.
Qui, in due mesi, due giorni di preistoria, perché ?
Perché tutto è volante, spenzolante.
Intrichi incredibili di fili attaccati a pali di legno che si litigano lo spazio vitale con la vegetazione esuberante del Michigan.
Perfino i semafori pendono felici, dondolandosi alla brezza, che poi tanto brezza non è.
E così, basta un ramo che si appoggia, un albero che decide di giocare a braccio di ferro, una folata vivace e interi quartieri si spengono.
La prima volta, da buoni europei quali siamo, dopo un paio d'ore, che già ci sembravano tante, abbiamo incominciato a chiedere ai vicini se fosse cosa normale e con voce allegra e tono sostenuto, per superare il forte ronzio del SUO generatore, che allegramente teneva in vita il SUO gelato, il vicino più vicino ci ha detto che in effetti succede, you know, ma non spesso e che la corrente torna nel giro di qualche ora, you know, non ti preoccupare.
Io, all'inizio, non mi sono preoccupata anche se ci si chiede: come mai tu, vicino con la faccia da John Wayne, se non succede spesso mi investi un bel po' di dollari in un enorme generatore che potrebbe illuminare quattro ospedali da campo?
Però che bello, la società che distribuisce l'energia ci suggerisce, questa volta, di usare una meravigliosa app che ti dice in tempo reale quanti poveri disgraziati sono nella tua stessa situazione (mal comune, mezzo gaudio?) e ti fornisce una deliziosa mappa della tua zona che ti permette di verificare, in tempo reale, se sei all'interno della sfigarea, che equivale, in termini semplici e chiari ad avvisarti che sei senza luce. Grazie tecnologia.
Peccato che l'indispensabile app, che tu devi caricare dopo aver già utilizzato una preziosissima tacca del telefonino per chiamare la solita voce registrata, si magni un'altra tacca di energia in un attimo e non ti dia assolutamente indicazioni, nemmeno vaghe, su quanto tempo ci voglia per trovare e riparare il danno.
Intanto, scopri quanto siano utili le vecchie tecnologie come le candele e torni a guardare con interesse il libro che sonnecchiava polveroso sul comodino già da qualche tempo.
Finisci la serata mangiando, per dovere, you know, tutto il gelato, che altrimenti finirebbe nell'immondizia il giorno dopo e ti addormenti, un po' invidioso, cullato dal suono del generatore di John Wayne, che sarà sicuramente il regalo che chiederai a Babbo Natale.
Piccola scenetta familiare
Immersi nel buio, Mìgola sussurra allo Scettico: meno male che abbiamo il nostro cagnone, se dovesse entrare qualcuno, è sempre una sicurezza. Con convinzione lo Scettico risponde: Almeno inciampano!
Cara Mìgola, purtroppo l'America fuori delle grandi metropoli, e quasi normale queste interruzioni. Ora è ora di andare a letto, perciò ti lascio la buona notte.
RispondiEliminaTomaso
Ciao Tomaso...però qualcuno doveva dirmelo!! Buona notte.
RispondiEliminain 3 anni qui ci è successo una sola volta. E ho anche provato il lusso di far andare lavatrice e lavastoviglie insieme senza salti!!!
RispondiEliminaIn Italia ci succedeva più spesso. Ed era bellissimo guardare fuori dalla finestra e vedere IL BUIO TOTALE! Nessun lampione, nessuna lucina e tutto silenzio intorno! Qui solo una volta, per poche ore e con le immediate scuse della società elettrica.
Comunque mi dicono che la manutenzione dei fili a cielo aperto è molto meno costosa di quelli interrati. Esteticamente orribili forse, ma guardiamo le cose anche dall'altro punto di vista e godiamoci ogni tanto il ritorno agli inizi del '900!!!
Io me lo godo il ritorno ai tempi antichi, Mom, ma quando dura una giornata ti assicuro che non è piacevole, soprattutto perché ti rendi conto di quanto siamo dipendenti dall'energia elettrica. Nella mia casa tutto si ferma e non posso nemmeno cucinare. Immagina in pieno inverno...Di scuse qui non se ne sono viste e nemmeno una previsione di ritorno della corrente. Mah...
RispondiEliminaCome ti capisco! Proprio ieri sono stata ben 7 ore senza corrente che qui vuol dire niente aria condizionata con 35 gradi e niente acqua perché arriva in casa tramite pompa elettrica! Io ed il mio piccolo eravamo sciolti nonostante fossimo stati anche un po' in piscina. Per fortuna è tornata mezz'ora prima che facesse buio...
RispondiEliminaSiamo prigionieri delle nostre case quando non c'è l'energia elettrica, è abb inquietante!
EliminaQuesta poi non l'avrei mai pensata! Un generatore mi sa che sia l'unica soluzione ^_^
RispondiEliminaCredo proprio anch'io Margherita...perchè mi immagino questa situazione in pieno inverno con meno venti... :(
EliminaGuarda, consolante sapere che certi "disguidi" capitano in tutto il mondo e in alcuni posti è pure peggio!
RispondiEliminaScoprire quanto dipendiamo dall'energia, però, da una bella "scossa", se mi scusi il giro di parole, e a me fa anche un pò paura!
Anche a me fa paura MA!! Ti fa sentire impotente...
EliminaPoco tempo fga' abbiamo avuto un corto circuito 'personale', di domenica.
RispondiEliminaAbbiamo trovato un'anima buona che è arrivata alle 8 di sera e trovato il guasto, dopo ore in cui mi sono accorta di non poter fare praticamente NIENTE.
Quanto sei simpatica, Migola, tu, lo scettico e il cagnolone!
Cristiana
Grazie Cristiana!! Diciamo che ho sposato un uomo con il senso dell'umorismo e trovo che sia una gran qualità, in ogni situazione! Un carissimo saluto.
Eliminaquesta non la sapevo neanche io.... un generatore è la soluzione giusta.....
RispondiEliminaIl guaio è che non lo sapevo nemmeno io, Renata! ;)
Eliminaah ah scenetta finale meravigliosa! Effettivamente dalle nostre parti pur non essendo i più grandi del mondo non succede e se capita è per poche ore... cmq riscoprire il piacere della lettura a candela deve essere uno spettacolo
RispondiEliminaTi fa sentire parte di quelle sette che rifiutano la tecnologia...;)
EliminaCosi tante ore senza energia elettrica è un vero disagio.
RispondiEliminaE un problema per la linea, cara Moky, se ogni volta mi devo far fuori due chili di gelato! ;)
EliminaIo sono riuscita a battere Renata lavatrice,asciugatrice, lavastoviglie e forno...
RispondiEliminaDevo provarci Valentina! :)
Eliminaecco perché nei film americani ci sono sempre i blackout allora ;P
RispondiEliminaVero Federica!! Non ci avevo pensato...soprattutto nei film horror...Ossignur!
RispondiEliminaGià il post è stato tutto da ridere ( col tuo you know) inserito nei momenti giusti, ma la freddura dello Scettico nella Piccola scenetta familiare è stata fulminante. Mi sono fatto un bel po' di risate.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.