Lo Scettico è ottimista, è un gran lavoratore, è coraggioso, è allegro, sempre.
Lo Scettico assomiglia alla sua gente.
Lo Scettico gestisce le situazioni più difficili senza trasmettere ansia, poi, si commuove ascoltando un'aria d'opera.
Lo Scettico adora stare in mezzo alla gente, coccolare gli altri e creare situazioni piacevoli.
Lo Scettico non cerca mai scuse e rimprovera i figli usando l'umorismo.
Questo emiliano mi ha stregato trent'anni fa.
Questo emiliano adesso soffre per la sua gente ed io con lui.
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Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso, una diga confusa, fanno tabula rasa
di noi che qui sotto, lontano, più in basso, abbiamo la casa;
la casa ed i piedi in questa spianata di sole che strozza la gola alle rane,
di nebbia compatta, scabrosa, stirata che sembra di pane
ed una strada antica come l' uomo marcata ai bordi dalla fantasie di un duomo
e fiumi, falsi avventurieri che trasformano i padani in marinai non veri...
Emilia sdraiata fra i campi e sui prati, lagune e piroghe delle terramare,
guerrieri del Nord dai capelli gessati, ne hai visti passare!
Emilia allungata fra l' olmo e il vigneto, voltata a cercare quel mare mancante
e il monte Appennino rivela il segreto e diventa un gigante.
Lungo la strada fra una piazza e un duomo hai messo al mondo questa specie d' uomo:
vero, aperto, finto, strano, chiuso, anarchico, verdiano... brutta razza, l' emiliano!
Emilia sognante fra l' oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere,
Emilia di facce, di grida, di mani, sarà un grande piacere
vedere in futuro da un mondo lontano quaggiù sulla terra una macchia di verde
e sentire il mio cuore che batte più piano e là dentro si perde...
passeggia un cane e abbaia al vento un uomo...
Ora ti saluto, è quasi sera, si fa tardi, si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza,
fari per chilometri ti accecano testardi, ma io sento che hai pazienza, dovrai ancora sopportarci....
di noi che qui sotto, lontano, più in basso, abbiamo la casa;
la casa ed i piedi in questa spianata di sole che strozza la gola alle rane,
di nebbia compatta, scabrosa, stirata che sembra di pane
ed una strada antica come l' uomo marcata ai bordi dalla fantasie di un duomo
e fiumi, falsi avventurieri che trasformano i padani in marinai non veri...
Emilia sdraiata fra i campi e sui prati, lagune e piroghe delle terramare,
guerrieri del Nord dai capelli gessati, ne hai visti passare!
Emilia allungata fra l' olmo e il vigneto, voltata a cercare quel mare mancante
e il monte Appennino rivela il segreto e diventa un gigante.
Lungo la strada fra una piazza e un duomo hai messo al mondo questa specie d' uomo:
vero, aperto, finto, strano, chiuso, anarchico, verdiano... brutta razza, l' emiliano!
Emilia sognante fra l' oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere,
Emilia di facce, di grida, di mani, sarà un grande piacere
vedere in futuro da un mondo lontano quaggiù sulla terra una macchia di verde
e sentire il mio cuore che batte più piano e là dentro si perde...
passeggia un cane e abbaia al vento un uomo...
Ora ti saluto, è quasi sera, si fa tardi, si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza,
fari per chilometri ti accecano testardi, ma io sento che hai pazienza, dovrai ancora sopportarci....
Vi sono accanto. Ciao Enrica
RispondiEliminaLo so, ci sei, sempre! un bacino
EliminaUn abbraccio cara
RispondiEliminaGrazie mille!!
Eliminaè un po' brutto dirlo, ma anche a me dispiace "di più" per l'Emilia.
RispondiEliminaL'Emilia è terra di razionali passioni, di coraggiosi contadini travestiti da pirati...
Eliminasai sempre colpire dritto al cuore, e pure io come lo scettico mi commuovo...pensa a me basta leggerti...:-P
RispondiEliminami sa che sto imparando a volerti bene, conterranea emigrata in terra straniera, per amore, suppongo...
Grazie Erika...ho conosciuto persone straordinarie attraverso il blog e sono nate bellissime amicizie...e sto conoscendo, piano piano, anche te e questo mi piace molto!
EliminaL'amore è l'unico motore che conosco! ;-)
Bacio
Questa, mi scuserai, la leggo soltanto oggi: bellissima prosa, straordinari sentimenti, immagini vive.
RispondiEliminaE scopro che qualcosa ci unisce: da parte paterna ho sangue emiliano anch'io e, sparpagliati un po' in tutta l'Emilia ho ancora tanti, tanti cugini.
Ciao Mìgola
Questa, mi scuserai, la leggo soltanto oggi: bellissima prosa, straordinari sentimenti, immagini vive.
RispondiEliminaE scopro che qualcosa ci unisce: da parte paterna ho sangue emiliano anch'io e, sparpagliati un po' in tutta l'Emilia ho ancora tanti, tanti cugini.
Ciao Mìgola
Come vedi, riesco spesso a far casino: scusami, se ci riesci!
RispondiEliminaQuello che di davvero drammatico trovo, in questi giorni, è vedere la paura graffiata su visi nei quali sembrava esserci dipinto un sorriso. L'Emilia è sempre legata, nell'immaginario di tutti, alla voglia di vivere bene, sereni ed in allegria ed il fatto che sembra non voler smettere più li sta logorando. Vedrai che si tireranno sù: hanno braccia forti e spalle larghe.
RispondiEliminaScelta della canzone splendida..
Grazie Dado!
RispondiEliminaNe sono convinta che in poco, relativamente poco, tempo si rimetteranno in sesto! Guardano sempre in avanti, è questa la loro forza!
Un abbraccio