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mercoledì 22 maggio 2013

Donne trentine nella storia...

Strasbourg  22 maggio 2013

Carissimi filioli

finalmente sono riuscita a scovare un pezo di carta che ho barattato con una manciata di foglie di thè.
Aveva già cosa buona che era siutta, la carta.
La vita qui scorre normale ma piove tanto, ma tanto che anche gli oseli anno le piume bagnate e non sanno più dove ripararsi.
 Ricevo vostre notizie saltuarie e aspeto che il postino passi tutti i giorni ma niente, niente. Chisà come sarete cresciuti e grandi e forti e sogno la notte di strigervi al mio cuore.
Il vostro papà si tiene bene e chisà se lo riconoscereste tanto è diventato bianco di capelli e di barba ma sempre drito come un fuso. Il cane di casa è molto vecio e passa le giornate a cercare un raro raggio di sole.
Mi mancate tanto.
Fissi baci e pure saluti.
Vostra Madre.
Mìgola


ps
Dicono che noi mamme ne sappiamo una più del diavolo e sono pronta a tutto per ricevere notizie meno saltuarie dalla lontana Svizzera, anche di rispolverare vecchi modi di interagire con la prole lontana.
A parte il gioco a cui mi sono affidata in questa uggiosa giornata di novembre (ma non era maggio?), è con grande commozione e rispetto che ho letto in questi giorni le lettere di donne trentine internate a Katzenau durante la Grande Guerra. Lettere piene di forza, di amore, di nostalgia per tutti gli affetti lontani. Lettere tenerissime e fresche nel loro linguaggio semplice e carico di forme dialettali. Per chi ne volesse sapere di più:

  • Il grande esodo del 1915 di Aldo Gorfer
  • Le città baracche di Aldo Gorfer
  • Profughi in Italia di Manuela Broz
  • Katzenau, la landa dei gatti di Aldo Gorfer

  • Un oceano di baci a tutti.



     
      
     
     

     

    10 commenti:

    1. bellissime....ne ho lette e viste recitare in filodrammatiche locali

      grande Mìgola! come sempre

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      1. Belle veramente e con una fierezza e forza che non si capisce da dove viene! Baci fissi anche a te!

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    2. La solita mamma che non capisce quanto sia dura la vita degli emigrati in Svizzera!
      Sempre piegati ai loro doveri, tutto il giorno all'opera e poi la sera crollano di sicuro sfiniti nelle loro scomode brandine!
      Ma sono certa che il loro ultimo pensiero è per la loro mamma lontana :-)

      Baci solidali
      Mariatn (la prima chiamata che ho avuto da Senior quando era in Irlanda è stata perchè aveva dimenticato il pin del bancomat)


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      1. Hai proprio ragione, Mariatn...chissà che vita laggiù in Isvizzera...ed io che aspetto notizie...;)
        Un abbraccio grande a te!

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    3. Cara Mìgola, che piacere passare da te, oggi posso dire che ho letto qualcosa di veramente straordinario.
      Grazie cara amica di averlo condiviso.
      Tomaso

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      1. È un piacere caro Tomaso, condividere e giocare un po' con voi che passate di qua a leggermi! Molto belle le tue foto del raduno.

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    4. Sai Migola quella non è una semplice lettera, è un poema.
      E poi con quelle parole "trentine" che suonano come musica nelle orecchie.
      Grazie Migola.
      Un caro saluto,
      aldo.

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      1. Grazie Aldo! Spero che si sia capito che c'era anche tanto rispetto nel cercare di riprodurre una lettera dei tempi passati! Aspetto le reazioni dei figli! ;)

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