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lunedì 10 dicembre 2012

Un Natale perfetto

Ieri mattina, in uno stato di dormiveglia, sotto il piumone, con lo Scettico già iperattivo alle prese con il lesso domenicale, il pane, la colazione e i biscottini di Pelosone, pensavo al Natale.
 Mi sono tornate in mente, come in un album di foto sfogliato troppo in fretta, delle immagini natalizie di quando ero bambina e il Natale era la magia allo stato puro. Pensavo a tutte le persone che non ci sono più e che erano invece attori principali di questi Natali passati. Mi sono detta: immagina, solo per qualche ora poter rimetterli tutti lì, insieme, nel salotto di casa che adesso sta freddo, buio e abbandonato.Accendere la luce e ricreare il Natale perfetto.
L'albero come lo faceva la mia nonna con le candele vere che se ne stavano  dritte, o quasi, in un piattino argentato che appoggiava con la sua pinza sui rami.Sparsi sui rami c'erano funghi rossi, uccellini colorati con lunghe code piumate e palle di vetro così fino che, se le stringevi troppo, ti si sbricciolavano tra le dita e le schegge si infilavano come brina nei polpastrelli. Era sempre un po' magrolino l'albero della nonna ma se ne stava importante nel soggiorno e, quando nonno decideva che si potevano accendere tutte le candele, allora diventava un gigante altissimo. Io ne accendevo una o due con l'aiuto della nonna mentre le altre le accendeva in fretta il nonno, per non farmi scottare diceva, perchè si divertiva moltissimo lui.
Nella casa della nonna non c'era bisogno di candele profumate perchè il profumo dello zelten riempiva l'aria e l'odore di cibo era un sottofondo caldo e avvolgente.
Nel mio Natale perfetto ci sono stati anche i miei figli per poter conoscere i loro bisnonni. Seduta sul divano, magra e ben vestita, mi sono immaginata nonna che conversa con il Tecnico seduto al suo fianco e i suoi occhi si spostano sorridenti negli occhi allegri di Cucciolo. Nonno avrebbe adorato parlare con lo Scettico e, una volta scoperti i suoi dieci anni di pianoforte, ne avrebbe subito approfittato per accendere  il giradischi con la collezione di arie d'opera.
Mamma sarebbe stata presa dall'organizzazione, anche nel Natale immaginario e papà avrebbe avuto il suo solito tono di voce potente mentre chiacchera con qualche zia e apre bottiglie del suo spumante fatto in casa.
Io sono immobile in un angolo e sogno questa mia famiglia meravigliosa e impossibile, ricreata da me, per un istante, in un Natale magico e immaginario. Ogni tanto aggiungo un personaggio e non c'è nessuna logica di età, perchè alcuni sono giovani come quando ero bambina, altri sono come adesso, ci sono cugini che non hanno potuto conoscere i nonni e che si accalcano sul divano, ci sono mani che si stringono e occhi lucidi e il sorriso di nonna che domina tutto.
E il sogno si popola di suoni e di voci e di risate e...
Il naso umido e prepotente di un cane, che aspetta la colazione, interrompe la magia del Natale impossibile. Tutto si spegne e scompare. E ti senti stupida e infantile. E immensamente triste.
- Andiamo a prendere le crocchelle, dai! Tu, nel mio Natale immaginario, non c'eri, sappilo!

14 commenti:

  1. Che dolce questo Natale, affettuoso e caloroso come solo i Natali passati sanno essere. Nel mio però Oscar (il peloso) ce lo metterei in prima fila ^_^

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    1. Dopo il risveglio bavoso ero di cattivo umore...anche Peloso ci sarebbe nel Natale perfetto insieme agli altri cagnoni della mia vita! :)

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  2. Bel post, Migola! Si respirano amore, tenerezza e tanta nostalgia.
    Un saluto affettuoso.

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    1. Grazie Cautelosa!
      Tantissima nostalgia in questi giorni...

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  3. Il Natale e' il contentiore dei ricordi e siccome contiene tutte le cose belle, noi vorremmo avesse tra le gemme preziose anche incontri che forse sarebbero potuti avvenire ma che, per storia o per sfortuna, alla fine non sono avvenuti.

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  4. Che bel post Migola. Il Natale impossibile me lo immagino spesso anche io, e tu con le tue parole me lo hai fatto rivivere un'altra volta.

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    1. Mi dispiace Maude se ti ho fatto venire della nostalgia...ma i ricordi in questo periodo sono dolci amari e forse un po' per tutti tranne i bambini!

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  5. Perché il povero Pelosone non c'era? Secondo me bari nel dirlo :)

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  6. Oh, hai smosso pensieri e sogni aperti che non ti immagini.... Bellissimo post, il Natale ti porta inevitabilmente a riflettere sui natali passati, quelli più belli, quelli che vorresti aver trascorso....

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    1. Grazie Ktml!
      Per fortuna ci sono anche i Natali futuri che probabilmente ci faranno sorridere! Buon Natale!

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  7. Che bel racconto e quante immagini struggenti mi hai evocato.Mi piace ritrovare nella descrizione dei Natali degli amici lo stesso calore degli affetti, i valori, le piccole magie e le atmosfere che ho vissuto a mia volta nei tanti Natali della mia vita. Io ho filmato e messo su DVD diversi Natali di quando mio figlio era bambino e scendeva esitante e ancora in pigiama le scale illuminate solo dalle lucine dell'albero per andare in cucina a scoprire, tra il timoroso e l'affascinato, che Babbo Natale si era rifocillato alla nostra tavola alla luce di una candela ancora accesa, lasciando il piatto con le bucce d'arancia e le briciole di pane, ma soprattutto bevendo il vino del papà (che faceva finta di arrabbiarsi). Poi, la scoperta della solita montagna di regali sotto l'albero(tra nonni, cognati e zia erano sempre parecchi)e l'apertura frenetica dei pacchi sotto lo sguardo compiaciuto del papà e della mamma ancora assonnata. Quasi quasi ora quei filmati me li riguardo...
    Ciao

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    1. Ecco spiegata la panza di Babbo Natale e ancor di più il suo naso rosso!! ;)
      Tappe enogastronomiche frequenti e degustazioni di piatti regionali!
      Un abbraccione.

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