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giovedì 30 giugno 2016

Thanatos...ma per finta.

Ma non scrivi più? Come mai non scrivi? Perché non aggiorni? Cosa succede?
Dire che ho il blocco dello scrittore mi sembra pomposo. Scrittore di che?
Dire che non ho tempo,  che ho un sacco di cose da fare, tanti progetti nei cassetti mi pare un filino esagerato. C'ho talmente tanto tempo che li metto a posto i cassetti, in questo periodo. Tutte le mutande a sinistra, i calzini in fila a destra e in mezzo le calze di nylon tutte appallottolate ( ma quante doppie ha questa parola?)
Dire che...
Cosa vi devo dire? Che forse non mi soddisfa più raccontarvi gli aneddoti di vita quotidiana con lo Scettico sullo sfondo, che la mancanza di Pelosone raffredda il cuore in maniera proporzionale alla pulizia dei tappeti. Penso che se fossi una mente matematica potrei scrivere  una formula che spiega il rapporto tra la scomparsa del suo pelo e la curva del mio morale, qualcosa tipo così :

Dove L sta per Lui ( quando c'era LUI), x è il quantitativo di pelo sparso al minuto ...

Comunque, pelo e matematica a parte, restano queste pagine vuote, giorno dopo giorno che lo ammetto fanno proprio tristezza.
Sarà che sono in una fase delicata della vita ( questa è bella come scusa, me la segno!), una di quelle fasi in cui tiri le somme ( ancora la matematica, strano!) ma vorrei passare ad un livello superiore, raccontare qualcosa in più, trasmettere meglio i miei pensieri e sono piena di dubbi.
Ecco il punto è proprio questo. Sono piena di dubbi.
Talmente dubbiosa che non riesco a decidere niente. Non ponetemi nessun quesito in questi giorni perché entro in un loop assurdo e la mente rimbalza come una pallina da flipper sulle due o più possibili soluzioni.
Quando lo Scettico inizia con: " Allora, cosa facciamo con..." parte l'ansia. E la tentazione è quella di mettere in atto quella tecnica geniale,  dai quella degli opossum, la tanatosi ( grazie amica etologa!),
che uno si butta per terra e fa finta di essere morto e gli altri continuano a fargli domande ma dopo un po' si stufano e vanno a lavorare...
Ecco! Il mio blog è in uno stato di  tanatosi. Sembra morto ma non lo è.
Ma lo capiscono solo gli esperti.




22 commenti:

  1. Ti capisco eccome...i nostri blog vivono con i nostri stati d'animo, le cronache della nostra vita, sofferte o divertenti che siano. Sarebbe molto facile per riempire le pagine e vincere l'horror vacui di chi si mette alla tastiera postare articoli altrui, poesie di Alda Merini e filmati di You Tube come fanno tanti (lo fanno anche su Facebook, ma lì sono gattini a pioggia) ma allora più che dei blog sarebbero delle rassegne stampa generaliste e, se piace il genere, in giro se ne trovano di molto più professionali. Noi invece, che ci sforziamo di raccontare cose nostre, siamo come quei ruscelletti di montagna che a volte sono secchi e ridotti a pietraia e poi, di colpo, diventano dei torrenti. Io, per esempio, dopo la malattia mi sono rifugiato per quasi due anni nelle mie... mentali a rimuginare sul destino cinico e baro e a leccarmi le ferite e già a scrivere due righe mi veniva freddo allo stomaco. Insomma, sembrava tutto inaridito tra i sassi e le sterpaglie del mio quotidiano. Poi, di colpo qualcosa (che non so) è scattata poche settimane fa (e lo sai perché so che mi leggi), sono tornato torrente, ho pubblicato un posto, ne ho scritto di getto un altro e ora ho tante fantasie, scrivo di nuovo con facilità e mi ci diverto pure. Sono momenti della vita, Sabrina, stai tranquilla, vedrai che tra poco torna a scorrere il ruscello della fantasia anche a te...

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  2. Quindi mi devo mettere sulla riva del ruscello e aspettare? OK ! Grazie Carlo.
    ;)

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  3. Tanatosi... non male come tattica di resistenza passiva. Stasera ci provo anch'io. Bacibacibaci
    Mariatn

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  4. Cara Sabrina, i problemi del blog capitano anche ha me, spesso non trovo lo stimolo, e così mi chiudo in me stesso, poi mi accorgo che non è bene per me!!¨ Ho bisogni di amicizie che se anche virtuali mi aiutano ha superare momenti di sconforto. Provalo anche tu cara amica, un abbraccio e un sorriso:) Tomaso

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    1. Lo so caro Tomaso! Infatti tutti voi mi siete preziosi e non posso abbandonare questa piazza virtuale...ti abbraccio.

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  5. Eros kai Thanatos, erotismo et la petite mort, fuga precipitosa o tanatosi, realtà o finzione. La vita e .....

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    1. Contrasto. Vette spettacolari e baratri orrendi...
      Bello averti qui.

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  6. In un certo senso mi sento tua sorella. Per altri motivi. Ma anche per me, da un anno a questa parte in particolare, ma anche prima, la mia vita è in sospeso. Non ho risposte. Tante domande che allontano dormendo tanto. Mi piace la tanatosi. L'ho applicata senza saperlo. Mi senso un opossum. E ricordo subito l'ERA GLACIALE. Un bel film d'animazione. Con la Mammut che si crede un opossum. Sorrido. Anni in cui si tirano i conti di quel che si è fatto. Anni in cui cresce la sensazione di aver preso decisioni sbagliate. Anni in cui i figli escono id casa e non li vedi quasi più, si stanno costruedno la loro vita. Anni in cui rimpiangi la leggerezza in cui si prendevano le decisioni. Il blog è in sospeso. Anche il mio. E se scrivo , non c'è quesi nulla di bello.
    Non so... forse ho sbagliato anche a cambiare piattaforma. Vorrei tornare indietro. Ma la vita ci insegna che non si torna indietro. Si può solo andare avanti. Ti mancano i peli di Pelosono, i suoi occhi, le passeggiate con lui. I miei pelosetti, mi riempiono di peli. Soprattutto gli occhi. Ma non si fa altro che andare avanti. Nonostante tutto e tutti. Nonostante il dolore che la vita ti sottopone. Che sia la perdita di un Pelosone tanto amato, o il tradimento di chi ami tanto.... Si va avanti, con lo sguardo grigio. Dicono che l'arcobaleno torni a colorare le vite di tutti. Ci vuole tempo. Il tempo guarisce tutto. Dicono. Ti abbraccio

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    1. Sempre presente, come una sorella! Questi occhi grigi torneranno a vedere l'arcobaleno, ne sono certissima, per il semplice fatto che lo stanno cercando con determinazione. Sei straordinaria. Un bacio.

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  7. io credo che i blog alla fine siano i nostri diari, i nostri pezzi di carta che usiamo per fare considerazioni, a volte i ns pensieri rimangono lì sospesi a volte nemmeno tanto e quindi ce li ripetiamo.
    Credo ci voglia tempo ed è giusto prenderselo e non preoccuparsi del resto
    un abbraccio

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    1. Sicuramente questo blog è un diario in cui archivio immagini di vita vera. A volte ci sono sorrisi, a volte lacrime, spesso pensieri aggrovigliati ma sono io. E voi siete sempre pronti a darmi una tenera pacca sulla spalla. Grazie.

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  8. Ciao Migola, ecco quello che posso raccontarti:

    Nel mezzo di una notte silenziosa di fine autunno
    mi ritrovai, appena aperti gli occhi, sotto il mio letto,
    con lo stomaco sul gelido e duro pavimento.
    Non so dire come mai andò in tal maniera,
    fu per il sonno oppure per chissà cosa,
    ma non bevvi alcool, ubriaco non ero davvero.
    Cercai di volgere il mio sguardo in alto
    e vidi la rete del mio letto ed il materasso,
    quindi tornai a girarmi ma, nel farlo,
    sbattei col volto su quel gelido e duro pavimento.
    Strisciando in terra arrivai poco fuori la trappola infame.
    Dopo uno sforzo immane riuscii a muovermi ma non di molto.
    Venni poco dopo aiutato a rientrar nel mio letto.
    EPISODIO NON PROPRIO SIMPATICO MA ACCADUTOMI REALMENTE

















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    1. Ah, Monticiano, non scrivi nel tuo blog e come un segugio ti ho peccato qui. E va bene, allora dai un tuo parere sul lavoro che sta svolgendo il nuovo sindaco della città.

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  9. Non avevo letto di Pelosone.. mi dispiace!

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  10. Lieta di sapere che è solo apparenza...e aspetto di rileggerti presto!

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  11. Non capisco perché, non riesco più a commentare sul tuo blog!! Ti avevo lasciato un messaggio su questo post, ma vedo che, a distanza di settimane, non compare...Devo risolvere, perché leggere va bene ma, come dicevi tu in un post precedente, anche poter far sentire la propria presenza di "lettre" con qualche riga, mantiene maggiormente il contatto ...e gratifica chi ha scritto!! Ora ci riprovo....;-)

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  12. Ok!! Adesso va...Allora cerco di recuperare il mio commento!! Sono d'accordissimo con Carlo: i blog "personali" riflettono sempre gli stati d'animo.

    Capita a volte di avere un sacco di cose da dire, ma di essere magari in macchina, impediti dall'agire. Poi si torna a casa e non si trova il momento e le idee, così come erano venute, si dissolvono.
    E sembra di avere solo banalità in testa.
    E passano magari settimane...

    Ma il blog non è morto, no. E' lì che ci aspetta ;-).

    ( Comunque era evidente che la mancanza del tuo Pelosone era stata determinante nei tuoi silenzi!!)

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  13. beh, io ti capisco, sono stata via un anno e poi rieccomi qua. Io penso che il blog o si vive o ce ne distacchiamo completamente... e io c'ero riuscita eccome! Ma mi stavo perdendo qualcosa e sono dovuta ritornare..e ci sto proprio bene :-) E poi...io sono un matematico e quella formula che hai scritto (è una sommatoria di parti infinitesime..penso di un campo elettrico) mi si addice :-) Dai, ti ho appena incontrata da Lilas...resta

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