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martedì 13 ottobre 2015

Sedimenti

La vita è un gioco di ombre cinesi. Tu credi di vedere draghi e farfalle e invece sono solo mani rugose. Oppure vedi lupi cattivi e dietro hai le mani di un bambino.
La vita è un'ubriacatura dove non hai più il senso delle distanze, materiali ed emotive, tutto è esagerato e tutto ti colpisce. È un girotondo sempre più veloce che alla fine per forza devi buttarti per terra ma comunque ti viene da ridere.
La vita è una giornata lunga d'inverno e ti meravigli sempre di quanto presto viene la notte e a volte c'è pure la fregatura dell'ora legale per qualcuno.
La vita è un album di foto pieno di ricordi che ti fanno sorridere, pieno di ricordi belli e fermi, di facce che non ci sono più, di Natali senza profumo, di foto che vorresti strappare ma se alzi la plastica poi si rovinano tutte e allora ti devi tenere anche le foto brutte.
La vita è una tavola alla fine di una festa con bicchieri vuoti e briciole di pane che cercando di raccoglierle ti graffiano il palmo della mano e ti rendi conto che sono le cose più piccole  quelle che restano a grattuggiarti l'anima.
Questa vita è un minestrone di coincidenze e mentre allunghi il tuo piatto non puoi nemmeno scegliere se avere più carote o patate, speri solo di avere poco sedano. Poi ti siedi e mangi e sorridi pensando che forse è proprio il sedano che esalta il gusto del tutto.
Questa vita è una mattina d'autunno che non hai il coraggio di uscire e cerchi tutte le scuse, è una canzone tristissima che continui ad ascoltare per scaldarti gli occhi, è una nostalgia che sale e non trovi più niente per arginarla perché hai già usato tutti gli asciugamani vecchi e sporchi che avevi.
E allora sai che devi fare? Lasciare che esondi e goderti gli strani percorsi che sceglie di fare: anse, curve improvvise, pause e golfi. Un delta di nostalgia.
Ecco la vita è un delta di nostalgia.

13 commenti:

  1. Questo post è bellissimo, l'ho anche riletto un paio di volte perchè sai sempre trovare le parole giuste per dipingere il tuo quadro immaginario con affettuosa precisione.
    Il delta di nostalgia è quello che mi ha fatto più riflettere perchè è tipico della nostra età (seppur tu sia ben più giovane di me) un tempo, tanto tempo fa sarebbe stato un delta di speranze!
    ^_^

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    1. Grazie Margherita. Forse anche qualche anno fa avrei scritto un delta di nostalgia. Mi giro spesso indietro e la nostalgia fa parte di me.

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  2. Metafore efficaci come quadri e poi la nostalgia sommerge tutto. Ma, per fortuna, Nel girotondo, lo hai detto tu stessa, si cade.....ridendo! ;-)

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  3. Bellissimo... Questa vita bisogna seguirla che dirigerla é impossibile

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  4. Lo leggo e lo rileggo. Aspetto un po' e poi lo rileggo. E' una piccola magia, una carezza per l'anima, una caramella dolce-amara. E il finale è come un respiro a pieni polmoni e mi inonda di dolcezza: un delta di nostalgia. Parole non mie che tuttavia mi appartengono.
    Grazie Migola per questo bellissimo post nel quale mi sono imbattuta per puro caso. (ma esiste il puro caso? ;) )

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    1. Grazie mille per le tue parole bellissime. io mi sono letta e riletta più volte il tuo commento...vanità di blogger! ;)

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  5. Ciao Migola, a me più che pessimista il tuo post mi pare fatalista quasi che noi subissimo la vita nei suoi pochi alti e nei suoi tanti bassi e non ne fossimo invece artefici interpreti.
    Non mi sembra di vederti in quanto scrivi.

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    1. No Guido, solo un pizzico di nostalgia a velare le mie giornate ma nessun fatalismo. Sono assolutamente consapevole che la maggior parte di quello che sto vivendo è frutto delle mie scelte, che assumo completamente, ma ogni tanto una giornata difficile e di memorie ci capita...sarà l'autunno e le foglie che cadono...

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  6. Ti avevo commentato questo post almeno due settimane fa, ma devo avere sbagliato qualcosa nella selezione del profilo, perché non è mai apparso...
    Mi ero firmata "Lilas", come spesso faccio, ma il sito non mi ha evidentemente riconosciuta! :-P

    Sottolineavo come mi avesse colpito molto la successione delle metafore che, sebbene tutte improntate ad una vena di malinconia, rendevano molto bene certi stati d'animo, che , talvolta, si impossessano di ognuno di noi.

    Poi, così come sono arrivati, se ne vanno...
    Personalmente sono abbastanza ottimista e cerco in tutti i modi di sfuggire al "delta" che, quando arriva, mi fa piangere come una fontana!! ;-)

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    1. Esattamente Lilas, un momento di riflessione malinconica che non impedisce comunque di apprezzare la bellezza che ci circonda e i tantissimi momenti spettacolari di cui sono sempre grata. Mi dai il link del tuo nuovo blog che non riesco più a trovarlo...scusa...

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