Sono ormai al mio ottavo trasloco, incomincio ad avere un buon bagaglio di esperienza e una certa familiarità con cartoni e procedure.
Ma, c'è sempre un ma in ogni storia che si rispetti, è il nostro primo trasloco intercontinentale ed ora si gioca con regole nuove.
Il nostro traghettatore, questa volta, è un riservatissimo signore inglese che lavora per una società Svizzera e vive nel centro della Francia. L'Europa è piccola quando la scala è il mondo.
Lo faccio accomodare in cucina perchè lui ed io dovremo diventare una squadra per qualche tempo e la cucina, si sa, accorcia le distanze. Mentre gli preparo un caffè italianissimo, stranamente, mi chiede: tornerà in Italia, Madame?
Buffo- penso- stai per traghettarmi oltreoceano e già mi parli di destinazione finale, Caronte?
A costo di tornarci a nuoto, Monsieur - rispondo sorridendo.
Mi proietta un piccolo filmato in cui si vedono mobili, oggetti, elettrodomestici che, leggeri come piume, volteggiano nell'aria, si sistemano nella giusta posizione e si lasciano avvolgere da soffici bolle d'aria, delicate carte finissime, immacolati cartoni. Poi, come in un perfetto tetris, si infilano ordinati nel camion che parte veloce verso il porto più vicino che, nel nostro caso, è probabilmente Le Havre. Un riassunto virtuale di un trasloco perfetto.
Facciamo insieme l'ispezione della casa, tutta la casa, e Caronte scrive, calcola, misura.
Infine arrivano i divieti.
Niente cibo, niente medicine, niente piante, niente tappeti iraniani.
No al frigo, no alla tv, no lavatrice e sconsigliati i piccoli elettrodomestici.
Mi raccomando, Madame, non vorrei, dopo sei, sette settimane, fare dietrofront e ritornare con il suo container indietro, mi spiego?
Poi, Caronte si commuove guardando Pelosone che, con grande fatica e tenacia, non rinuncia nemmeno un attimo al suo lavoro di guardia del corpo della padrona di casa e mi propone di traghettare, con i bagagli che viaggeranno on air, anche il materassino ortopedico del cagnone.
Così starà comodo, aspettando che arrivi la casa...dice e per la prima volta sorride.
Cara Mìgola, vedo che stai esprimendo un sogno!!! Si la casa è un sogno! Ti auguro che questo sogno si realizzi al più presto possibile!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio cara amica.
Tomaso
ma stai veramente andando oltreoceano?
RispondiEliminaSi caro mio...parto a Detroit tra qualche mese!
EliminaMìgola diventa ammmericana! Peccato che non è Kansas City la destinazione...lo avrei pronunciato come l'indimenticabile Alberto Sordi: Kansas City vero!! ;)
ho sempre pensato che il trasloco ideale fosse un paio di valigione il pc e la mia gatta... :) tanto si sà che con il tempo si accumula tanta di quelle cose...
RispondiEliminama ovvio è solo una speculazione, perché la realtà è ben diversa...
Il trasloco ideale sarebbe proprio così, Renata! io in più ci metto il Pelosone ma in realtà si viaggia troppo pesanti, ci si affeziona alle cose ed è dura separarsi da cose in fondo inutili...anche se ogni volta io elimino, sfrondo, regalo...ma ancora riempio TIR e rimorchi...
EliminaBuon trasloco,buon viaggio e,spero,felice permanenza.
RispondiEliminaCiao,fulvio
Grazie Fulvio...punto sulla "felice permanenza"! lo spero proprio...
Eliminagià....mi manchi....orari diversissimi...ti ammiro: sono passata attraverso una ristrutturazione e ci sono ancora nel mezzo e piuttosto che inscatolare e spostarmi, ucciderei. giuro.Ti ammiro....e un pò ti invidio...nuovi orizzonti, nuove prospettive....ci leggeremo mentre una dorme e l'altra è in pieno giorno, sfiorandoci appena . Come Ladyhawke...romantico....no? :-D
RispondiEliminaMa ci leggeremo e questo è l'importante, tenedoci vicendevolmente aggiornate di tutto quello che succede da una parte e dall'altra dell'oceano! Stimolante...no? :)
EliminaCiao bella ... Grazie per i tuoi commenti. Sì, Tomaso m'a parlato della vostra nuova vita "far far away". Sono molto contenta per tè. Penso che sia una splendida opportunità per voi due e per tè di ricomminciare un attività solo per tè. Anch'io spero di vederti prima. Hai previsto un viaggio da questa parte del lago ? Un abbraccio forte forte
RispondiEliminaFar far away...hai proprio ragione! Speriamo sia una avventura per cui ne vale la pena! Cercherò di venire a farti almeno un abbraccione...
Eliminaoh mamma Detroit!!! ma è davvero un cambiamento radicale!!!! vorrà dire che dalle tue pagine ci spiegherai l'ammerica!!!
RispondiEliminaTe la spiego io l'Ammerica Ernest...dammi un po' di tempo però...;)
EliminaNel container anche niente pile (toglierle dagli ottocento giochi di mio figlio era stato un dramma...) e niente smalti per le unghie, qualora ne possedessi un milione come me... :)
RispondiEliminaAcc! Caronte non mi aveva detto niente delle pile e per gli smalti ci metto esattamente due nanosecondi ...devo avere un paio di bottigliette d'annata da qualche parte. ;) Grazie !
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