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giovedì 23 agosto 2012

Corto

Quello che riesco a mettere a fuoco è che tutto è corto. Sarà il caldo ma il Mìgola-pensiero in questi giorni è basico, lento, noiosetto e poco leggibile. Se volete continuare a leggere non dite che non vi avevo avvisato...
Tutto è corto, dicevo, è corto il momento di goduria che va da quando suona la sveglia e ti rendi conto che è il momento più fresco, silenzioso, profumato della giornata, a quando devi mettere fuori i piedi dal letto e convincerli a camminare. Ultimamente ho i piedi tondi la mattina, ma tondi sotto, che ho l'impressione di essere uno di quei pupazzetti che dondolano in tutte le direzioni e sembrano rovesciarsi da un momento all'altro e non succede mai perchè c'è dietro qualche legge fisica che alle sei di mattina non posso spiegarvi.
E quando i piedi tondi toccano il suolo il momento magico è chiaramente finito, perchè è corto.

È corta la mattinata che ti sembrava eterna alle sette e con duemila propositi e cose da fare e poi sei già all'ora di pranzo che ne hai fatte due ed erano quelle in mezzo alla lista e ne rimangono ancora millenovecento e qualche che non sto li a fare conti che la mattinata è corta.

È corto il carrello della spesa che sembra enorme ma poi ci cacci dentro 6 pacchi d'acqua, 2 di birra, i rotoloni di carta enormi che asciugano tutto ma non voglio fargli pubblicità inutile, 1 anguria, 1 baguette, 1 piantina di basilico e sei già pronta per la cassa, quella dove si paga naturalmente e le casse francesi sono forse l'unica cosa luuuuunga della giornata.
 Le cassiere francesi sono campionesse mondiali, senza alcun bisogno di doping, di lentezza acrobatica e alcune praticano anche la specialità lentezza acrobatica sincronizzata con la compagna della cassa a fianco, facendosi segnali segreti per portare avanti il nastro trasportatore in sincrono perfetto cercando di far cadere la bottiglia di latte a sinistra con quella di birra( mia) a destra.
Le cassiere francesi sono multifunzione: mangiano, bevono, si limano le unghie, si specchiano, ribevono da bottigliette strane liquidi rosa(?), non sorridono, fanno domande inutili su prezzi inesistenti: ha visto quanto costa? No! Non c'è il prezzo! Quindi? Non si ricorda quanto costa? No! Più o meno? Più o meno!!?? E quindi poi lei cosa mi schiaccia come tastino? C'è quello del più o meno? No! Tanto lo so che sta cercando di vincere la gara di singolo acrobatico di oggi...
Le cassiere francesi sono finte, sono dei replicanti non programmati per problemi diversi da quelli del passaggio di prodotti con biiip prefissato, per ogni altro problema parte la risposta base: si rivolga all'accueil all'entrata a destra!
Guardi ho involontariamente rotto un vasetto mieloso, appiccicoso...si rivolga all'accueil!
Ho volontariamente fatto franare tutta la piramide di arance...si rivolga...
C'è uno che rantola nel corridoio C, quello dei dadi...ok lo lascio rantolare! Grazie!

È tutto corto. 

Le cassiere francesi sono...
Non sono corte.

Il senso di questo post? Non c'è. Vi avevo avvisato, per le lamentele rivolgetevi all'accueil!



3 commenti:

  1. Ciao Sabri alla COOP di Ferrara avrebbero vita breve., verrebbero "eliminate" da un nugolo di pensionati nulla facenti e con la "fretta" di un manager ad alto livello!Baci Beto

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  2. Quando vengo in Italia resto affascinata infatti dalla velocità delle cassiere...W i nugoli di pensionati frettolosi!! ;-)

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  3. mi tiri su il morale...je t'adore ( il mio francese è quello dela pubblicità) al massimo posso lanciarmi in un trentino aulico ( son de Trènt, miga de qualche val)...comunque io adoro quello che scrivi, anche quando è corto e ha poco senso

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