Terzo giorno.
Tergiverso. In questi giorni temporeggio. Avrei cose da dire, dovrei comunicare notizie. Ma temporeggio. Conosco le conseguenze. Molte volte l'ho già fatto e le reazioni sono sempre simili. Stupore, curiosità, entusiasmo, dispiacere e poi progressiva invisibilità.
Come quando ti togli da un circolo, da una associazione, da un gruppo che già poche ore dopo iniziano a toglierti dalle chat perché: sai non ti vogliamo disturbare. In realtà diventi peso morto, zavorra ma soprattutto sei fuori dai giochi.
Questa volta diventare invisibile mi pesa moltissimo.
Quindi tergiverso.
L'ho notato, quando sto parecchio senza scrivere mi vedo messo in disparte (o forse lo credo) ma questo non ha o non deve avere molta importanza, lo scrivere deve essere per me e non per altri, se poi ho un pubblico tanto meglio ma se non ci fosse beh, pazienza. conosco diversi blog dove non ci sono commenti, (di solito è lì che li faccio più volentieri) ma il blogger continua a scrivere imperterrito. ciao Migola, va pure avanti ma non è indispensabile che sia presente tutti i giorni.
RispondiEliminaSono d'accordo con il commento di Nucci, vai avanti.
RispondiEliminaGrazie lettori preziosi. Comunque il motivo del mio tergiversare non è legato al blog ma alla vita e alle novità che stanno per arrivare e che prima o poi dovrò comunicare. Comunque sono d'accordo con te Massimo...qui si scrive senza l'ansia di like...
RispondiEliminaIo vado avanti e ne sono contenta.
RispondiEliminaProva a sentirti libera, come prima cosa, forse funziona meglio, no?
Ma no, È normale. Anche nel reale quando esci da un'associazione non ti mandano più avvisi. Ma gli amici restano
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