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lunedì 19 agosto 2013

Sorridimi che torniamo a casa...

Come le partenze anche i ritorni sono differenti. Ci sono ritorni lenti e tristi, ci sono ritorni frettolosi, ritorni decisi, ritorni attesi, ritorni festaioli e poi ci sono i ritorni  a tappe.
Piano piano, nei ritorni a tappe, si perdono per strada parte delle truppe ma la marcia non si interrompe.
Il primo a rompere le righe è stato il Tecnico, in una splendida mattina di sole, ha riempito le sacche da viaggio con una inimitabile capacità decorativa che, da sola, spiega tutto lo stato del suo guardaroba. Ha "preso in prestito" oggetti personali e vestiti del fratello, ha saggiamente recuperato la sua macchina fotografica ( peccato Tecnico che, senza carica batteria, di foto però ne farai proprio pochine...) per dimostrare una buona volontà di condivisione della sua vita, ha dimenticato freudianamente giacca e cravatta negli armadi ed è partito, armato di barba mediorientale, per Tel Aviv.
Il Cucciolo ha resistito ancora qualche giorno, poi, in silenzio, lentamente e metodicamente ha riempito le valige con più di trenta chili di vestiti e oggetti e in un'alba pallidissima e manzoniana è partito per Siviglia, augurandoci Buon Natale.
Lo Scettico ha risistemato il carico del carro e silenziosamente ci siamo issati a cassetta. - "Sorridimi Mìgola che torniamo a casa."
Il sole, intanto, sprofondava dietro le prealpi bergamasche.
Ci sono ritorni un po' romanzati ma che nascondono una certa nostalgia.
Benritrovati.




17 commenti:

  1. Bentornata. Non dico altro per non mettere l'accento su quella "certa nostalgia". Ciao.

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  2. Mamma mia, Migola, mi hai fatto venire in mente il "risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza" che mi era toccato imparare a memoria alle elementari malgrado mio nonno fosse tra quelli di Cecco Beppe che quelle valli le risalivano. Scherzi a parte, vivo ancora a mia volta quel sottile velo di malinconia che ti prendeva subito dopo Ferragosto, quando contavi i pochi giorni di ferie che ancora ti restavano e realizzavi tutte le cose che avevi pensato di fare e non avevi fatto. Perché un mio collega diceva sempre che "le ferie si aspettano con ansia, si vivono con noia e si ricordano con malinconia" ma il guaio era che io le vivevo benissimo e questo accresceva la tristezza. Poi tra poco anche il mio figliol prodigo inizierà a riempirsi la valigia per tornarsene a Vienna e dunque capisco il tuo stato d'animo. Che dire? Tu avevi alzato di fronte alle montagne un calice in mio onore all'inizio delle vacanze, oggi lo alzo io per te per augurarti un buon ritorno. A presto, un bentornata e un abbraccio.

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    1. Queste vacanze, caro Carlo, sono proprio volate via, senza un attimo di noia, consapevoli che momenti così, tutti insieme, sono e saranno sempre più merce rara, come tu ben sai! E allora si vivono senza fiato e cercando di infilare in pochi giorni tutto il carico di felicità possibile...ma infine, bisogna risalire le valli, non in disordine magari ma senza l'euforia con cui si erano discese per incontrare volti cari...mi prendo l'abbraccio e ti sorrido!

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  3. Bentornata cara Mìgola, spero che sia stato un bel ritorno e che avrai nel cuore tanti ricordi!!!
    Buona settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Tanti, tanti ricordi belli, caro Tomaso!! Buona settimana anche a te...

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  4. Come sempre.....sapessi io fare come te....come sempre migola, sei eccezionale.

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    1. Erika, niente di eccezionale, sali in cassetta, in groppa, all'amazzone, di traverso...come vuoi e segui la carovana, lo sai fare benissimo anche tu, io lo so! un bacio grande!

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  5. Bentornata a casa, anzi, bentornati...
    Due giovani sposi che seguono da lontano le vite dei figli ormai 'fuori dal nido'. Così è la vita...
    Ciao!

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    1. Grazie Cautelosa...quanto bene mi ha fatto questa immagine di noi due come "due giovani sposi"! Voglio viverlo proprio così questo ritorno a casa...da giovane sposa, piena di progetti e sogni!! Un abbraccio!

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  6. Bentornata Migola, siamo felicissimi del tuo rientro nella blogosfera e, ovviamente, alla tua.casa.
    I soprannomi affibbiati ai tuoi - amici o parenti non lo so - sono simpaticissimi.
    Un caro saluto,
    aldo.

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    1. Grazie Aldo...i soprannomi dati ai personaggi di questo blog sono ormai storici! Il Tecnico è il figlio maggiore, chiamato così perchè devo a lui e ai suoi consigli tecnici il mio avvicinamento al mondo del blog. Il Cucciolo è il secondo rampollo e il suo pseudonimo è facile da comprendere anche se adesso mal si adatta alla stazza e all'altezza del piccolo! ;) Lo Scettico è la mia dolce metà che porta con fierezza il suo nomignolo e fa del suo scetticismo un'arte! Ogni tanto ci vogliono i riassunti delle puntate precedenti anche perchè ormai il blog ha sei anni e pochi sono i lettori fedeli fin dalla prima puntata! Un abbraccio!

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  7. Cara amica,a volte partire è un po morire, ammonisce un vecchio adagio,ma per me, ritornare è sempre meraviglioso.
    ...e allora ben tornata,un abbraccio,fulvio

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