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mercoledì 28 agosto 2013

Safīnat al-barr

A Gerusalemme sono già in coda per la distribuzione delle maschere anti-gas.


 

Il Tecnico mi chiama sorridendo da una terrazza ventosa e verde che abbraccia tutta Tel Aviv e mi parla di politica internazionale con entusiasmo e leggerezza.
Mi racconta di  Gerusalemme, della sua bellezza magica, delle contraddizioni che la plasmano, dei colori, dell'amico trasformato davanti al muro, in dialogo con Dio.

 

 
 
Poi parliamo di grammatica e di verbi.
 La lingua di un popolo racconta molto della sua storia e così scopro, senza meravigliarmene troppo, che l'ebraico moderno non concepisce una vera e propria costruzione verbale al futuro.
 
 
Ridiamo dei dromedari e del loro carattere che, perfettamente, si adatta alla filosofia di vita dei beduini.
 
 
 
 
La storia passa lontana, li sfiora, a volte, come un parassita, li disturba e tenta di pungerli, ma basta una scrollata, una rotolata nella sabbia, e si può riprendere la strada. Lentamente, con ritmi secolari, perchè qui non c'è fretta, non ci sono ore ma giorni e stagioni. Tempo di acqua e tempo di sete.
 
 
 
 
A Gerusalemme distribuiscono le maschere anti-gas e il Tecnico impara dai dromedari, macina strada, osserva e sputa( metaforicamente) sulla storia contemporanea.
 
 
 
Lo Scettico, immerso nella storia, tiene d'occhio lo spazio aereo.
 
 
 
 
 
 
 
 

14 commenti:

  1. Cara Mìgola, questo post allarmante ci fa stare in pene! non siamo sicuri mai nella vita.
    Le foto sono chiare, e ci dicono che quella zona non avrà mai pace.
    Ora anche questa situazione ci dice che siamo forse alle porte della terza guerra mondiale.
    Speriamo che questo non succeda mai!!!
    Buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. Non credo Tomaso...ma prima vado a recuperarmi il Tecnico! Dovessi andarci a dorso di cammello! ;)
      Un bacio

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  2. Certo che non è il momento migliore per trovarsi in Israle, anche se effettivamente lì è sempre emergenza.

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    1. Capacità creativa del Tecnico, Pyp! Comunque hai ragione, da quelle parti l'emergenza è il quotidiano, credo.
      Ciaoooo

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  3. Io sarei già in piena ipertensione, con insonnia e inizio di ulcera.
    Dì allo Scettico che stia sveglino e controlli bene, che già sto in angoscia io per il Tecnico. Ciao.

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    1. Lo Scettico è pronto, ma non credo ce ne sarà bisogno...spero! Ti tengo informata!
      Bacio

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  4. Gli Ebrei vivono dal 1946 sotto assedio, Perche hanno invaso un territorio che non era il loro ,la Palestina, naturalmente i nativi palestinesi non l'hanno presa bene. Se domani qualcuno invade la tua casa magari pagata con un mutuo,saresti contenta o incazzata?
    Felice sera,fulvio

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    1. Se la risposta fosse così semplice, Fulvio, la situazione sarebbe già stata risolta tanti ma tanti anni fa! Non mi sento assolutamente preparata per iniziare una discussione su questo difficilissimo rompicapo ebrei-palestinesi ma non me la sento nemmeno di essere così categorica e semplicistica.Se vuoi ti metto in contatto con il Tecnico, sicuramente più preparato in materia e fresco di discussioni sul campo...
      Un caro saluto.

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  5. Cara Migola una sola e semplicissima osservazione ,per capire la quale non serve una preparazione in politica mediorientale : La colpa dell' odio tra i popoli sono da sempre le religioni.
    Un saluto caro da un ateo convinto,fulvio

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  6. Anni fa il mio figlio maggiore era stato ospite per un mese di una famiglia di Tel Aviv, che, strana coincidenza, aveva il nostro stesso cognome. L'anno successivo è stato il nostro turno di ospitare il ragazzo israeliano, Udi, di cui poi abbiamo conosciuto i genitori.
    E da quei lontani giorni li ho sempre 'portati nel cuore'. Persone che come noi desideravano (e desiderano) un luogo di pace in cui vivere.
    Auguro anche a tuo figlio di vivere un'esperienza positiva e serena in quella terra lontana e travagliata.
    Un saluto affettuoso

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    1. Grazie Cautelosa! Per il momento l'esperienza sembra più che positiva dai brevi e ricchi racconti telefonici...
      Ieri pare abbia avuto un momento di tensione perchè si era innoltrato, senza rendersene conto, in zona difficile...ma tutto bene.
      Un salutone a te!

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  7. Io credo, Fulvio, che la religione sia per la maggior parte delle volte solo un paravento che maschera interessi economici. Dietro le grandi guerre di religione c'erano sempre interessi altri e ben più materiali. L'odio tra i popoli si potrebbe studiare con un algoritmo e non demonizzando il lato spirituale che è parte dell'animo umano.
    Comunque bello poter avere ogni tanto dei momenti di dialogo intelligente qui sul blog...grazie! Un abbraccio!

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  8. Cara amica,ho un grande rispetto verso tutti i credenti,ma spesso le religioni nate per unire,in nome della tolleranza, a causa del fanatismo di tanti, finiscono per dividere.
    Naturalmente concordo con te sulle gravi colpe degli interessi finanziari,ma questi sono gestiti da pochi,mentre l'intolleranza e la discriminazione razziale,politica e religiosa,causa principale del odio,nasce dal desiderio e dalla convinzione di essere gli eletti.
    Un abbraccio e a presto,fulvio

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  9. Come stanno e come vanno le cose da quelle parti?
    Accorti, che sia soltanto e un soggiorno di piacere e turistico.
    Auguri vivissimi,
    aldo.

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