Se ne sono andati lo stesso giorno ma in modi diversi, perché la morte fa un servizio personalizzato e non ama ripetersi.
Imbronciato, papà. Impaziente, mamma.
Ho tenuto la mano a tutti e due e li ho salutati sottovoce, ancora e ancora. Come quando si saluta qualcuno che parte in treno e lo saluti con la mano e gli occhi negli occhi, poi saluti facce sconosciute, poi saluti ferro che scorre, poi saluti un binario vuoto ma nella tua mente ci sono ancora gli occhi di chi ami, sorridenti e fiduciosi.
Mi mancano tutti i giorni, mi mancano dentro, mi mancano sempre ma mi mancano soprattutto quando sono felice, quando vivo momenti speciali che vorrei condividere anche con loro.
Quando passano le cerve, la sera, davanti alle finestre della cucina, allora ti penso papà e vorrei averti vicino e ti immagino che scuoti la testa, stupito e affascinato.
Quando prendo un aereo per un nuovo viaggio, ti immagino seduta al mio fianco, mamma, con la tua borsa piena di cose indispensabili e il mini contenitore per il peperoncino.
Quando trappolo in giardino, papà, mi vengono in mente tutti i tuoi esperimenti botanici, alcuni abbastanza improbabili e i giganteschi cavolini di Bruxelles, ricordi?
Quando arraffo la prima cosa che trovo nell'armadio e riciclo i vecchi jeans, per l'ennesima volta, sento la tua voce divertita che mi rimprovera, mamma e quando esco senza pettinarmi sento l'urletto dietro: Non uscirai mica così?!
Vorrei potervi raccontare dei vostri nipoti che crescono e ci riempiono di soddisfazioni e di sorprese, dei miei non- progressi, dello Scettico e dei suoi viaggi, dei panorami, delle oche canadesi che mi svegliano la mattina, degli opossum buffi e...
Ma domani è ancora il diciotto di Aprile ed io vorrei solo potermi incamminare come nella poesia Demain, dès l'aube e venire a trovarvi ...
Certo, , mancano coloro che se ne sono andati, ma va bene così, piuttosto che non ricordarli perchè non non ci hanno amati abbastanza , oppure noi non abbiamo amato intensamente..
RispondiEliminaCristiana
Cristiana@ Verissimo. I ricordi ti scaldano e ti addolciscono l'anima...
EliminaBrutto poter dire di capire, eppure...
RispondiEliminaLo stesso giorno, poi, posso solo immaginare quanto male possa fare.
Abbraccio, che quello serve sempre.
Serve, serve Aries! Grazie.
EliminaSei un continuo insegnamento! cara mìgola! Sei un raggio di sole
RispondiEliminaer@ Ma intendi il sole del Michigan o quello italiano? ;) grazie...troppo carina.
EliminaUna volta ho sognato mia madre (morta 51 anni fa..) e ci siamo abbracciate ed in quel momento ho sentito un'ondata d'amore come mai avevo percepito quand'era in vita... è successo lo stesso tipo d'incontro con il nonno che non ho mai incontrato da vivo, ma in quel sogno il suo Amore riempì la mia anima di un'emozione inenarrabile... e questo ti auguro Mìgola, d'incontrare nel sogno i tuoi genitori e percepire quell'ondata d'Amore che almeno per qualche secondo colmi la distanza... un abbraccio, Renata
RispondiEliminaRenata@ io, come ormai sai, sogno spesso, spessissimo direbbe lo Scettico, ma è vero che sono pochi i sogni intensi quelli che ti lasciano sensazioni forti al mattino. Io li aspetto, con pazienza e trepidazione! Un abbraccio a te!
EliminaHo la fortuna di avere ancora entrambi i genitori e posso solo immaginare come ci si debba sentire smarriti... Un abbraccio
RispondiEliminaSmarriti è il termine perfetto, Mamma! Smarriti...
EliminaUn caro abbraccio anche a te.
Eh cara, come ti capisco. Momenti felici vissuti col pensiero a chi ci voleva felici. Un abbraccio empatico!
RispondiEliminaAnnachiara...so che mi capisci. Molte volte mi sono riconosciuta nelle tue parole...
EliminaEmpaticamente! ;)
Ad aprile se n'è andato anche mio nonno e, nonostante siano passati tanti anni, mi manca ancora da morire.
RispondiEliminaCon i genitori, sarà ancora peggio, perciò ti abbraccio forte forte!
Mamma Avvocato@ è nella normalità della vita ma il senso di vuoto resta nel tempo, immutato.
EliminaMi prendo gli abbracci, tutti! :)
E' stato lo stesso per i miei genitori, a trentuno anni di distanza, la stessa ora. Mi è dolce pensare che, dopo tutto questo tempo, mia madre sia venuta a prenderlo...per fare insieme l'ultimo pezzo di strada.
RispondiEliminaMagie di momenti talmenti intensi che non è possibile non pensare che chi è già oltre non sia presente e sorridente ad accogliere...Ciao Paola.
EliminaTi lascio un abbraccio.
RispondiEliminaIo ho ancora negli occhi e nel cuore il momento in cui ho perso i miei nonni e, ancora adesso, mi mancano terribilmente.
Immagino soltanto cosa deve essere perdere i genitori che tu, in questo post, hai descritto con amore e delicatezza!
Ktml@ grazie...è un grande vuoto, pieno di ricordi che diventano sempre più teneri e preziosi.
EliminaUn bacio.
davvero commovente... posso solo mandarti un abbraccio grande grande
RispondiEliminaGrande, grande anche a te!! e un bacio alla piccola!!
EliminaRicordi, cara Mìgola, che hanno la capacità di risvegliarli per ricordare loro che il nostro bene non è esaurito.
RispondiEliminaRicordo tua mamma, minuta e gracile, che attendeva la fine per venire ad acquistare una copia da inviare a Mìgola. E, col vostro, ricordo anche il mio saluto al cimitero.
Fintanto che c'è il ricordo, i nostri morti sono ancora un po' vivi: li teniamo in vita noi.
Guido...verissimo, il nostro ricordo è un prolungamento della vita, nessun dubbio!
EliminaBello poter condividere con te alcuni ricordi di mamma, proprio bello!
Grazie.
...leggerti è stato molto emozionante...
RispondiEliminaGrazie Patalice...mi piace poter condividere con tutti voi le mie emozioni, mi piace tanto!!
EliminaCra Migola...mentre andavo a ritroso nel tuo blog, per l'aggiornamento, mi sono imbattuta nella foto dei tuoi genitori.
RispondiEliminaMi ha colpito la bellezza di tua mamma e ho iniziato a leggere....
Mi sono commossa e per oggi la chiudo qui....!
Un post davvero poetico....
Proseguirò un altro giorno con la lettura.