Questa notte il cielo era grigio, un grigio fosco e minaccioso. Ad un certo momento le nubi, cariche di pioggia, si sono messe in cammino e come un branco di sardine si sono accodate una all'altra fino a formare un vortice. Lo Scettico ha detto: sarà meglio rientrare. Ma stava fermo con il naso puntato verso il centro del vortice che lentamente schiariva e lasciava presagire un cielo azzurrino.
Non avevo paura della pioggia e poi lo sanno tutti che adoro il temporale.
Così, come due setter inglesi, ci siamo fermati con il naso in punta verso il vortice.
E in maniera del tutto naturale, dal buco nelle nuvole, è spuntato Dio.
Così, con l'aria un po' stupita, senza effetti speciali, come guardasse dentro una cisterna e il volto aveva l'aspetto delle nuvole del Mantegna. Lo Scettico sorrideva.
Questa mattina sorrideva ancora mentre gli raccontavo il sogno. E dai Scettico, sono capaci tutti di sognare le pecore.
Mi piace il tuo sogno, e come lo racconti.
RispondiEliminaGrazie Silvia. E grazie per essere passata da queste parti. Mìgola
EliminaMa le pecore servono solo per addormentarsi ;-)
RispondiEliminaHai ragione Andrea ma non mi venivano in mente sogni banali, anche se credo ce ne siano parecchi in giro. Mìgola
EliminaA me quel cristiano m'ha fatto incazzare fin da principio, non puoi mettere al mondo della gente e dirgli di non mangiare le mele, lo sapevi che prima o poi un morso gliel'avrebbero dato, allora sei stronzo te che gli fai di quelle negazioni quindi figurati se lo sogno.
RispondiEliminaSon sicuroche avevi mangiato pesante.
Ciao e mi raccomando la sera minestrina.
Tu non ci crederai ma gli incubi peggiori e i sogni più strani li faccio quando mangio insalata...giuro. Grazie di esserci sempre. Un abbraccio.Mìgola
Eliminal'insalata, specie la lattuga, di sera è notoriamente pesante:)
EliminaPersino gli androidi sognano le pecore, forse (cit.)
RispondiEliminaSolo quelle elettriche!
EliminaDipenderà dall'algoritmo...:)
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