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venerdì 21 giugno 2013

Esperienze

Sono notti stranamente calde in terra alsaziana.
Lo Scettico ed io sonnecchiamo in un continuo rigirarsi, 'chè  abbiamo perso l'abitudine al caldo.
Nel silenzio della notte, suona il telefono.
Scettico esce dal letto con una velocità inaspettata e nei brevi secondi in cui percorre il corridoio la mia e immagino anche la sua mente, si annuvola di tetri pensieri.
A favore della tesi che sotto stress la mente procede ad una velocità supersonica elenco tutti, ma proprio tutti, i possibili fatti nefasti che dovrò affrontare tra pochi secondi.
Tre, due, uno...è un corridoio lungo, casa degli anni sessanta quando gli architetti gestivano spazi senza problemi...silenzio.
Quando il telefono era un telefono fisso in ogni caso dovevi alzare la cornetta e dire:  Pronto?
Poi potevi sbizzarrirti in sequele di parole che prese da sole hanno significati diversi di quelli che assumono se abbinate in particolari combinazioni...il mio papà, in quanto toscano verace, era molto bravo con queste libere associazioni.
Il silenzio in fondo al corridoio mi inquieta e al tempo stesso mi rassicura.
Finalmente oso: Chi è?
- Gli Stati Uniti- borbotta uno Scettico molto più lento sulla via del ritorno.
Nel buio della notte lo schermo del cellulare sembra voler sottolineare l'importanza della chiamata.
Gli Stati uniti è un modo carino per definire il lavoro dello Scettico.
Solo il crollo della borsa di NY, una guerra termo nucleare, la morte accidentale di tutta la prima linea di dirigenza della società può giustificare una telefonata alle tre e trenta di notte.
-Deve essergli scappata- cerca di giustificare uno Scettico incuriosito.
- Hanno lasciato un messaggio però!-
Sdraiati, assonnati, increduli ascoltiamo la voce della signorina della segreteria che, in un inglese mettallico, ci rassicura che: c'è un messaggio e che adesso, subito, un attimo please, lo ascolteremo.
Suoni di passi nella notte, rumori di chiavi, portiere di auto che sbattono...
Per qualche secondo siamo nella tasca degli Stati Uniti.

5 commenti:

  1. Cara Mìgola, quante cose cambiano, in una velocità che non ti accorgi! Con difficoltà si riesce a seguire l'evoluzione dei cambiamenti...
    Credo che incominciamo a essere troppo americanizzati! Sembra che solo quello che viene da USA sia quello giusto! È incredibile.
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. Per noi dagli Stati Uniti viene il lavoro, caro Tomaso, il problema è il fuso orario...
      Ciao e buona giornata a te!

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  2. Pensa che avreste potuto sentire qualcosa di mooolto più torbido e compromettente :-)

    Mariatn

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  3. spero buone notizie, intanto buon week-end!!

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