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giovedì 12 luglio 2012

Epistemologia

In questa non estate alsaziana gironzolo in giardino cercando conferme.
Mi dico che la Natura lo dovrebbe sapere che è estate, lei non guarda le previsioni meteo, porta avanti, testarda, il suo corso.
 Seduta in mezzo al prato, faccio finta di ignorare il cielo basso e grigio,  guardo la dinamica vita che si svolge nell'immensa foresta di fili d'erba.
 Mastodontici coleotteri avanzano abbattendo le margherite come caterpillar nelle amazzoniche distese.
 Minuscole formiche li evitano correndo, ottusamente, verso il lavoro.
 Moscerini, incoscenti, sfrecciano bassi attraverso gli steli più alti e ogni tanto atterra,  lentamente, un enorme calabrone facendo un baccano assordante.
Io, seduta immobile, ho la sensazione di essere un Dio-insetto con potere di vita e di morte su tutti loro.
 Allungo un dito e faccio cambiare direzione al grande coleottero che sono sicura mi insulta. Attento! Potrei schiacciarti, blasfemo! Ma sono buona nella mia onnipotenza, lo perdono.
Aiuto una formica a passare attraverso un ponte tibetano che si staglia tremolante sopra una crepa enorme del terreno. Non mi ringrazia e corre via. Vai pure, piccola creatura, il Dio-insetto non chiede riconoscenza.
 Il calabrone mi gironzola intorno curioso, mi osserva, unico filosofo di questo piccolo mondo, si dedica allo studio del Dio-insetto.
 Mi studia, osservandomi per piccoli particolari, sorvola la mano, si attarda sul ginocchio. Così non avrai mai un'idea di insieme, mio piccolo studioso, devi innalzarti di più, essere più mistico.
Improvvisamente due candidi e terribili denti lo catturano, con un suono secco lo schiacciano e, leggermente sbavato, viene sputato in mezzo ai fili d'erba.
Peloso è arrivato, come un cataclisma, imprevedibile e crudele, ha ucciso e se ne è andato. Peloso era il Fato.
Io, Dio-insetto, sono rimasta a guardare.
Si sa che il Fato è indipendente dal volere degli dei.




5 commenti:

  1. Mi ricordi tanto la natura matrigna di Leopardi... (sai, l'ho appena ripassato per gli esami di Junior :-))
    Vorrei tanto essere lì con te, su un prato abitato e sotto un cielo nemico, a disquisire di vita di morte e altre sciocchezze (cito Guccini).
    Baci Mariatn

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  2. con un sospiro ti invidio: in questo periodo più che un dio, mi sento un foglia al vento di burrasca. Sempre speranzosa che il maestrale cali e di venti leggera brezza di monte, a rinfrescare idee e intenti...

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Mi inchino alla tua fantasia fervida e ipersensibile. Questo avrei voluto scriverlo anch'io. Dal micro al macro cosmo è tutto una lotta di vita. Ed effettivamente a volte ci sentiamo "dei" arroganti che osservano dall'alto o moire che tagliano fili

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