Aria frizzante, che ti viene voglia di prendere lo zaino e andare.
Nostalgia costante, in leggero aumento in fondo al cuore.
Ho trovato, in fondo ad un armadio, una audiocassetta (sembra preistoria) che mi è stata regalata negli anni '80 da don Giuseppe Grosselli.
Questa mattina le voci maschili del coro risuonavano in tutta la casa.
Queste voci sono parte di me, vengono da lontano, mi chiamano, mi lascio trasportare, chiudo gli occhi e sono in mezzo alle montagne, respiro...e canto.
E mi hai trasportato lì pure a me! :D
RispondiEliminaDai Maude...prendi lo zaino che andiamo! Ho in mente alcuni percorsi niente male!!
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Sapessi cosa vedo io invece dalla finestra... :)
RispondiEliminaPerò posso immaginarla quell'aria tersa e quella montagna.
Questo è il potere della fantasia...io sono a 800km di distanza dalle MIE montagne!! Ma basta un coro e voilà!
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La villanella la fa innamorar.
RispondiEliminaMa come balli bene bella bimba, bella bimba ...
Dolci ricordi della nostra infanzia, dei nostri padri che cantavano.
Oggi non c'è più nulla di questo cara Sabrina. In terza media parlo di Cesare Battisti e del processo al Castello del Buonconsiglio ... 24 km di distanza da Trento. Nessuno mostra cenni di interesse. Le nostre montagne restano, ma quale gioventù recupera la memoria?
Sai che me lo chiedevo proprio questa mattina...ma anche questo immenso patrimonio che sono i cori della montagna vengono curati? ci sono giovani che prendono il posto dei più vecchi? e con che spirito? E compito nostro di fare da testimoni e di curare la memoria, di noi genitori, degli insegnanti, delle associazioni, di tutti...senza per questo trasformare tutto in un museo! Baci carissima!!
RispondiEliminaMìgola