Pagine

venerdì 3 febbraio 2023

Di anarchia e regole mobili.

 Ve lo dico? Ve lo dico.

Ho l'apparecchio come i ragazzini. Ho aspettato, ho rimandato, ho tergiversato ma alla fine mi sono decisa. Le cose peggioravano, come sempre quando il tempo non è la cura e il dentino malefico inesorabilmente, spallata dopo spallata, stava spostando tutti i suoi vicini anche quelli del piano di sopra. Le rassicurazioni del: Dai non si nota... non bastavano più, anche perchè si notava eccome.

 La mattina, lavandomi i denti, le cure verso il ribelle aumentavano per farlo più bianco, per renderlo meno visibile ma ogni giorno di più invece mi ricordava il personaggio centrale del quadro di Pellizza da Volpedo: Il Quarto Stato. Dritto, fiero, sicuro che niente avrebbe potuto fermarlo, talmente sicuro della sua direzione che senza nemmeno guardarli, si trascinava tutti gli altri dietro. Quello a destra sembrava quasi dirgli: ma sei sicuro? Dopo tutto siamo abituati a stare qui, bene o male ci lavano due volte al giorno, filo interdentale quando si ricorda è vero ma poi quando è di buon umore ci innonda di collutorio...

Ma niente, il ribelle non si fermava e così abbiamo dovuto eliminarlo e come sempre quando elimini la testa matta gli altri si spaventano e rientrano nei ranghi. Veramente mi sono spaventata anch'io perchè, presa dai problemi estetici, si vedrà, non si vedrà, avevo completamente sottovalutato il dolore.

Ecco lo sapevo, oddio ma sono matti, ma non potrò mai farcela. Domani chiamo. Avranno tenuto il dente? Si potrà rimettere? Oddio li perderò tutti. Lo Scettico ha cenato la prima settimana con Fantine praticamente, senza i lunghi capelli d'oro però. 

Vagavo dalla cucina al bagno facendo finti sorrisi e parlando come Jovanotti, zeppolona. Lo sguardo divertito dello Scettico non aiutava ma rassicurava. 

A distanza di due mesi esatti e dopo la visita di controllo posso dire di essermela cavata bene: zeppolo meno, sbavo poco e sorrido di più. 

I denti che spalleggiavano l'anarchico ne hanno già usurpato il posto e lui è come non fosse mai esistito. Questo fa pensare.

PS 

Mi dispiace per chi è atterrato qui attratto solo dal titolo del post ma mica potevo intitolarlo di sbava e colluttori  'chè i dieci visitatori coraggiosi che ancora girano da queste parti mi si eclissavano di botto.

3 commenti:

  1. Mi hai fatto sorridere.. che poi abbia trovato il tuo post su un commento a websulblog.blogspot.com del 2013 la dice lunga sulla casualità degli incontri.. ti metto in blogroll, vienimi a trovare se ti va.. ;)

    RispondiElimina
  2. Ciao Cara, grazie degli auguri che ricambio volentieri.

    RispondiElimina
  3. Non ho provato l'emozionante anarchia dentaria, Marco mio figlio ne aveva uno in più quasi in mezzo al palato. Quando le cose sono scritte bene si possono intitolare come si vuole (Furore di Steinbeck insegna). sono felice di averti letto, non lo faccio mai perchè non mi arrivano avvisi, c'è Amanda che ogni volta che pubblica mi avverte su WA. Ciao.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono letti e meditati con entusiasmo dall'autrice del blog che si riserva il diritto di cancellare quelli poco educati o in lingue non comprensibili.