Pagine

mercoledì 18 gennaio 2012

Felice il popolo che non ha bisogno di eroi (B. Brecht)


No, non è che non ne abbiamo bisogno, è che ne siamo talmente privi, di eroi dico, che basta poco per diventarlo in questa Italia di faciloni, sbruffoni, palestrati fuori e bamboccioni dentro.
Questa cultura dell'antieroe l'abbiamo inventata proprio noi, noi mamme italiane con un lavoro ai fianchi lento e inesorabile.
Abbiamo allenato i nostri figli con frasi tipo: non ti preoccupare, ci pensa la mamma! non ti immischiare, ci pensa mamma! hai mezza linea di febbre stai al caldo! Non è colpa tua! Vado io, parlo io alla maestra che non ti capisce! i prof ti hanno preso di mira! ti cerco la raccomandazione!
Un lavoro su larga scala, minuzioso, che ha creato un modello "made in Italy" che non teme confronti.

Tanti anni fa, una giovane mamma italiana, appena sbarcata in Francia, si lamentò con la bretone maestra dell'asilo che lasciava giocare  i bambini al freddo, con la neve, con la pioggia, per lunghissime ricreazioni, cosa assolutamente inconcepibile nel piccolo asilo della Brianza da dove era partita. "Ho ripreso il bimbo fradicio e ghiacciato!" disse, un giorno, in un francese maccheronico ma con un tono alterato. La bretone scosse la testa annoiata e rispose: " Ma è possibile che siete sempre e solo voi, mamme italiane e spagnole, a lamentarvi?!"

Anni dopo sorridevo quando le giovani mamme, fresche di trasferimento, si lamentavano di ricreazioni che assomigliavano, nella loro testa, a esercitazioni della Legione straniera.

Cosa c'entra una ricrezione al freddo con gli eroi? Poco o niente ma quella frase, prima mi ha ferito, poi mi ha fatto pensare e paragonare spesso le mie ansie italiche con quelle di altre mammitudini ( fusione di mamma e latitudini!).
Ho corretto la rotta spesso in questi anni, ho arginato le mie ansie, ho tolto strati e non solo di abiti, ho dato spinte anche quando avrei voluto trattenere, non ho ascoltato lamentele e ho fatto fronte unico con le varie bretoni e normanne di turno.
Ho cresciuto degli eroi? Non lo so e spero di non doverlo scoprire mai. Ma spero di aver aiutato due maschietti a diventare uomini.

4 commenti:

  1. Bellissimo questo post Sabrina!
    Passa da me, c'è una sorpresa per te!

    RispondiElimina
  2. Ti ho ritrovata, con grande piacere!
    Temevo che splinder ti avesse trascinata via.
    Sul post ti dò ragione: basta pensare alla quantità di malanni che sembrano colpire solo noi ( raffreddore da capelli bagnati in inverno, dolori lancinanti da correnti d'aria assassine, etc etc). mi sa che oltre a navigatori e poeti siamo anche un po' frignoni.
    Dadowolf

    RispondiElimina
  3. Mem: promesso che produco il post...a breve! Grazie!

    Dado:ben ritrovato tu...si continua! Un po' meno di entusiasmo, un po' più di esperienza, la stessa altalenante ispirazione.Lo stesso infantile piacere di vedere che "gli amici" di blog un giro lo fanno!
    Hasta

    RispondiElimina
  4. Dovere e soprattutto piacere di sane e sincere letture!

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono letti e meditati con entusiasmo dall'autrice del blog che si riserva il diritto di cancellare quelli poco educati o in lingue non comprensibili.