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giovedì 2 aprile 2020

Tanto per capire.

Io ho avuto la polmonite. Avevo sette anni.
 Ancora ricordo la febbre altissima che mi faceva vedere un enorme buco in cui venivo risucchiata, mentre scivolavo nel buco sentivo il mio corpo che si gonfiava partendo dalle mani e la sensazione era terribile.
Sono stata a letto un mese, sudata, affaticata, molle.
Avevo sette anni e ancora ricordo la paura.
Ma la paura più grande era quella di essere sola, di morire sola, di non avere nessuno al mio fianco a cui stringere la mano.
Potete ora capire come ascolto i Tg in queste serate assurde.
Sono in ogni letto che ci fanno intravedere e ho sette anni.

9 commenti:

  1. Oh Sabrina, cosa devi aver sofferto ed ora è una cassa di risonanza. E' vero chi ha vissuto sulla propria pelle può capire meglio il bordo della voragine su cui stiamo camminando...

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    1. Quando si è bimbi le cose evolvono velocemente e non si ha fortunatamente il senso del pericolo ma poi ci rifletti da grande e questa pandemia ha fatto riaffiorare ricordi.

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  2. Cara Sabrina, il passato spesso ci fa male, ma bisogna pensare al, futuro.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Verissimo caro Tomaso! Che bello saperti sempre in forma e positivo!

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  4. Ciao, il passato, sopratutto quello negativo, non si cancella. Ma tu quella esperienza l'hai superata e allora sii ottimista, anche se oggi, l'ottimismo è ancora una merce rara.
    Ciao fulvio

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  5. davvero, una delle cose che più mi rattrista è sapere che molte persone purtroppo nell’ulitmo momento nn hanno potuto avere una mano amica vicino

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  6. Che bello rivedere che sei tornata a scrivere e hai subito ritrovato chi ti seguiva.
    Quando avevo la febbre alta sentivo come se una cascata continua di macigni mi passasse addosso ed ero preso in un vortice di questi sassi che mi giravano intorno e mi colpivano.
    Me l'ha fatto tornare in mente te, me l'ero scordato. Ciao.

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    1. Grazie Massimo! È bello vedere che ci sono persone che tornano a leggere i miei pensieri anche dopo mesi di mie mancanze. Tutte le volte mi ripropongo di essere più assidua e costante e poi...ma voi ci siete ed è come tornare a casa, ancora e ancora. Un abbraccio Mìgola

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  7. Ciao Fulvio! Ottimismo come unica medicina in questo periodo...grazie per essere qui! Un caro saluto. Mìgola

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