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giovedì 30 gennaio 2014

Dr House senza tante storie...

Primo incontro con la famosa sanità americana.

Per chi si è perso le puntate precedenti velocemente riassumo: la nostra protagonista ( cioè io) dopo un viaggio avventuroso con il suo fedele compagno ( cioè lo Scettico) e il vecchio cane, approda nel Nuovo Continente e si confronta con una terra selvaggia e popolata di numerose specie animali ormai quasi estinte nella vecchia Europa. Dopo aver affrontato, con coraggio fuori dal comune, la neve e il freddo estremo, si accinge a preparare l'ennesima spedizione verso il centro commerciale quando, subdolamente tradita dalla moquette delle scale, precipita ineluttabilmente, senza un grido ( i lettori attenti sanno che questa è una finzione letteraria ma sono pregati di non divulgare la notizia).

Insomma sono caduta miseramente dalle scale sbattendo ripetutamente l'osso sacro e la schiena.

Oggi, a distanza di una decina di giorni, ho finalmente deciso di farmi visitare.

Scelta mirata per cercare comunque l'equivalente di un medico di base da poter contattare per altri, speriamo pochissimi, eventuali problemi futuri.
Siamo arrivati in un centro medico all'interno di un ospedale e dopo aver compilato e firmato il solito plico di carte, ('chè qui si firma tantissimo e per tutto) ci hanno assegnato una dottoressa. Una ragazza giovane di origini mediorientali, sorridente e pronta ad ascoltare. Dopo pochi minuti cercava perfino di usare la parola "dolore" in italiano per capirci meglio. Mi è piaciuta.
Mi ha chiesto se volevo fare una radiografia ma che non sarebbe cambiato niente nella terapia e nel seguito della storia. Probabilmente la mia tailbone (coda) è rotta ma me la tengo così, antinfiammatorio e via andare.
Ci vediamo tra un mese.
Quello che avrebbe fatto un caro e saggio medico condotto.
Altro che Dr House...



lunedì 27 gennaio 2014

Ice and fire

 Di Ice quanto ne volete. Con meno venti gradi centigradi fuori ti chiedono se vuoi il bicchiere ghiacciato. Tesoro, magari passamelo sotto l'acqua calda che mi scaldo le manine, no?
Di fire quanto te ne pare. Grandi fuochi accesi nella notte per permetterti di restare fuori in allegria aspettando che le case si illuminino di luci colorate e si trasformino in paesaggio di fiaba. E mentre aspetti che ne dici di grigliarti due marshmallow?





Questa è la mia nuova città.

C'è una grande strada centrale intorno a cui scorre tutta la vita.
 Devo imparare a conoscerla, la strada e la vita.

Devo farmi addomesticare, come la volpe del Piccolo Principe:
 Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"




venerdì 24 gennaio 2014

Io speriamo che me la cavo...

Purtroppo la scoperta del mio Nuovo Mondo ha subito una brusca frenata e questa settimana che avrebbe dovuto essere di incontri, piccole scoperte, presa di confidenza anche con l'inglese, è stata di immobilità assoluta.
Sabato scorso sono caduta dalle scale di casa e rimbalzando ho fatto tutta la rampa di scalini, fino alla fine ma, come mi assicura lo Scettico, non in silenzio. Quindi una carriera possibile come stuntman  ma non del cinema muto.
Sono rumorosa quando soffro, anche quando ho un semplice mal di testa lo devo dire ad alta voce a tutti e ripeterlo, come se questo aiutasse ad evacuare il dolore.
In questo caso ho esternato molto, moltissimo.
Una settimana in intimità con il divano, in una situazione simile poi, pesa moltissimo.
Le giornate mi sono sembrate eterne.
Fuori dalla finestra il clima si è impegnato per cercare di distrarmi con uno spettacolo di cieli colorati di rosa, nevicate poderose, folate di vento che spingevano cascate di neve polverosa dai tetti, raggi di sole che riuscivano a trasformare i cavi elettrici in ghirlande luccicanti.
Peloso si è trasformato in dama di compagnia ed è un fervente sostenitore della bacio terapia soprattutto per soggetti ad altezza divano ed impossibilitati a muoversi, quindi posso assicurarvi che ho una pelle del viso molto idratata.
Lo Scettico ha pensato bene di fuggire in un altro stato, a qualche ora di volo da qui, ma fa da badante tecnologica grazie a FaceTime.
Io speriamo che me la cavo.






lunedì 20 gennaio 2014

On the rock

Nei pochi giorni passati qui negli USA  sono tante le cose che mi hanno colpito, una di queste è il numero di persone anziane che lavorano. Ma anziani veramente, di quelli che da noi sono ai giardinetti ad importunare i colombi e i passerotti o a guardare i lavori nei cantieri, con le mani dietro la schiena. Qui ti accolgono nei negozi, negli uffici, con il sorriso, signori dai capelli bianchi e il passo non proprio svelto, con pazienza spiegano, portano, si presentano e a volte si raccontano con fierezza.
Il mio preferito di questi giorni è stato un omone con barba bianca e voce profondissima, sicuramente over e più settanta, all'entrata di un parcheggio alle dieci di sera. Quando ci siamo fermati e ha aperto il vetro di comunicazione la musica rock è fluita fuori nella serata che prometteva già i meno 10 gradi centigradi, un sorriso spontaneo e occhi vispi ci hanno accolti e come sempre ci è stato chiesto se stavamo bene e se era una bella serata per noi. Alla domanda dello Scettico: dove era più facile trovare un posto per parcheggiare, la risposta è stata : " ehi ragazzo, dove vedi due righe bianche e in mezzo niente, allora quello è il tuo posto!"
Che per chi conosce lo Scettico un po' intimamente ( mi riferisco alla family,) è perfino un consiglio da psicoanalista oltre che una risposta piena di umorismo.

giovedì 16 gennaio 2014

Dialogo in interno americano...

Devi comperarti un vestito da sera!
Eh?! Eventualmente per quando?
Dopodomani.
Ah! Mi avevi fatto paura, credevo fosse una cosa per subito. Ho tempo...
Lungo.
Certo...
Io devo comperarmi uno smoking.
Chiaro. Stessa tempistica del mio coso lungo?
Certo.
Che domande...
E se eventualmente riusciamo nella prima parte dell'impresa, dove andiamo?
A guardare automobili.
Ecco, adesso ho capito.




martedì 14 gennaio 2014

Ho perso la puntata dove Piero Angela parlava degli effetti nefasti del jet lag sui cani...


Ed eccomi qui, definitiva.
Primo espatrio senza figli al seguito, senza scuola da affrontare, cercare, gestire ma anche senza i contatti che proprio la scuola ti offre, gli inviti spontanei tra mamme e tra ragazzi.
Ho da gestire solo un cagnone vecchietto e che risente del jet lag più di noi umani.
Alle tre di notte è pimpante e pronto per la passeggiata mattutina.
Questa notte ho adottato la tecnica detta del "pompiere" e senza levare il pigiama mi sono infilata qualcosa e quando dico qualcosa è perchè non riuscirei a essere più precisa e sono uscita nella poco tenera notte del Michigan. Questo però poco aiuta alla socializzazione normale.
Ho scoperto che lo stato del Michigan è poco attento ai pedoni e i marciapiedi sono un percorso da combattente tra neve non tolta e ghiaccio subdolo che prende il posto della neve sciolta, gli unici che sembrano sicuri e corrono senza scivoloni sono gli scoiattoli. Una quantità incredibile di scoiattoli da queste parti, ciccioni, iperattivi, simpatici, acrobati. Mi trovo a pensare quanto sarebbero piaciuti al Tecnico e a Cucciolo bambini, quante risate e " mammavieniavedere" avrei ascoltato.
Ed eccomi qui, pronta per una nuova vita. Devo solo prendere un bel respiro e andare.
Ma la melatonina nelle crocchette, si può?



mercoledì 8 gennaio 2014

Che lo sappiate...

Lo sapete che i taxisti di Strasburgo sono al contempo economisti, esperti di meteorologia, provetti allenatori di calcio e a volte rugby e a volte nuoto, dipende da quello che passa alla radio? Sono capaci di slalomare nel traffico delle cinque guardando costantemente nello specchietto retrovisore, usano il GPS  solamente come dama di compagnia o come lucina di conforto nella notte.
Conoscono almeno cinque parole di ogni lingua esistente in Europa, cantano pezzetti di opera lirica o canzoni intere di Johnny Hallyday, dipende dal tempo.
Hanno sicuramente caricato sul loro taxi qualcuno di famoso o lo caricheranno prossimamente.
 Vista la prossimità con il Parlamento Europeo conoscono nomi di eurodeputati da poter andare a qualche quiz incentrato sull'argomento, peccato che non ci sia. In genere non amano la Merkel, ma nemmeno Hollande.

Spero di imparare presto l'inglese per poter apprezzare la saggezza dei taxisti di Detroit...

Per tenervi aggiornati oggi è partito il primo container, destinazione Le Havre con tre quarti di casa dentro. Per tutto il pomeriggio è stato il passatempo dei pensionati della zona, devo dire che un po' di impressione l'ha fatta pure a me.

martedì 7 gennaio 2014

Hasta manana


Mentre una casa finisce nei cartoni, tu rincorri la vita intorno per cercare di ordinarla, per concludere, per chiudere. E più in fretta scorre il nastro adesivo, più tu sei preso dall'ansia di non riuscire a cancellare dalla lista tutte le cose che ancora ti sfuggono. 
Il camion dei traslocatori, questa volta, è targato Svizzera e trovo che sia, in un certo senso, come un sigillo di garanzia. Una ditta svizzera per un trasloco è l'equivalente di un cuoco italiano in una cucina, parti con delle buone basi, con un senso di sicurezza per quello che potrà succedere. I ragazzi che sono scesi dal camion svizzero, però, sono boliviani ed ecuadoriani. La casa si incarta dolcemente con un sottofondo latino che mi rassicura, il francese è stato accantonato senza rimpianti e la lingua ufficiale di questo trasloco è diventato lo spagnolo. Che sia questa la lingua che mi permetterà di essere traghettata in questa nuova avventura senza troppi traumi? Chissà.


Hasta manana.

giovedì 2 gennaio 2014

Vi penso, soprattutto quando sono silente...

Buon Anno a tutti voi che siete passati da queste parti con attenzione e simpatia.
Buon Anno a chi si prende il tempo di dare una occhiata alle mie ingarbugliate faccende, a chi ha la pazienza di leggere le mie quotidiane storie riassunte in qualche post saltuario.
Buon Anno a tutti i blogger che seguo con affetto ormai da anni e ai nuovi conoscenti che ogni tanto si affacciano.
Un Buon Anno speciale a Falloppio che si è sposato in questi giorni e che io seguo da quando gironzolava in moto in Svizzera.
I suoi post, colti e spiritosi, mi accompagnano da anni ormai è le sue vicende mi stanno a cuore. Tanti auguri Fall.
Tanti auguri ad una blogger incontrata per caso in un disperato tentativo di contatto con il Nuovo Mondo, Il metodo gattini incomincia ad essere un punto di riferimento nella mia nuova avventura, inoltre è diventata mamma per la seconda volta da pochissimo e questo è uno splendido modo di augurarsi Buon Anno!
Auguri a un Nobile signore che mi segue con attenzione squisita, umorismo e delicatezza e che spero proprio di conoscere di persona un giorno, in qualche calle veneziana o in un rifugio alpino. Buon Anno.
Buon Anno ai poeti che mi regalano sensazioni intense e cartoni pieni di nostalgia che caricherò con delicatezza nel mio camion in partenza. Buon Anno Guido.
Buon Anno ad una amica in Eppan che percepisco a volte triste e che vorrei abbracciare, lo faccio qui e adesso, forza Erika che sei un donna speciale e un giorno ci sorrideremo sedute ad un Caffè ma adesso sorridimi tu, qui e adesso.
Auguri ad una Bionda specialissima che ha conquistato il mio cuore nel posto più triste del mondo e che incredibilmente é al mio fianco nei momenti più bui con il sorriso e la soluzione, incomincio a sospettare che sia il mio angelo custode...Auguri Maria.
Buon Anno a tutti quelli che mi commentano con esagerata gentilezza su altri socialcosi e che a volte mi fanno sentire quasi una scrittrice ma ho detto quasi.
Buon Anno, amici.
Vi voglio bene.